Andiamo a Bran a visitare l’iconico castello del Conte Dracula che svetta nel cuore della Romania La Romania è un Paese con una interessante storia intrecciata a numerosi miti e leggende, caratteristica che conferisce un’impronta singolare ad un viaggio alla scoperta dei luoghi più belli del territorio. Influenzata da secoli di storia imperiale, l’architettura degli edifici antichi è straordinaria e, spesso, lo stile gotico si mescola a quello utilizzato durante il successivo periodo comunista. Numerosi sono i castelli, i monasteri

IASI: LA DELEGAZIONE TURISTICA ITALIANA IN VISITA IN ROMANIA
I rappresentanti di dieci tra le maggiori agenzie turistiche italiane sono stati ospitati a Iași per un viaggio conoscitivodella capitale culturale della Romania. Accompagnati dal Console della Repubblica italiana a Iași, Enrico Novella, sono stati accolti domenica scorsa nel Palazzo Roznovanu dal sindaco Mihai Chirica e dai presidenti del Consiglio delle Contee di Iași e Neamț, Maricel Popa e Iona Arsenio. Il viaggio è stato organizzato con la collaborazione dei più importanti operatori della città e, soprattutto, attraverso l’attiva partecipazione

IN ROMANIA PER SCOPRIRE I SEGRETI DEL CASTELLO DI DRACULA!
La Romania è una terra dove miti e leggende si intrecciano con la storia sempre presente in ogni angolo del Paese. E’ una terra ricca di edifici antichi dall’architettura spettacolare, influenzati da secoli di storia imperiale, dove l’imponente stile gotico si mescola a quello dell’architettura comunista. Ma lo sapete che a Bran si trova il famoso castello del Conte Dracula? Il profilo del castello svetta minaccioso sopra i tetti delle case sottostanti. Grazie alla sua posizione strategica, che permette di

A BUCAREST SI TROVA UNA DELLE LIBRERIE PIU’ BELLE AL MONDO
Cărtureşti Carusel Bookstore a Bucarest in Romania. Questo edificio un tempo abbandonato è ora una delle librerie più belle del mondo! Questo meraviglioso edificio fu costruito nel 1903 da una ricca famiglia di banchieri greci, ma fu successivamente confiscato dal regime comunista negli anni ’50. Fu trasformato in un emporio generale, in seguito abbandonato e lasciato decadere quando il comunismo crollò. Il nipote del banchiere, che originariamente acquistò l’edificio nel 1903, richiese che fosse restituito alla sua famiglia, in quanto eredi