Austria: vivi la magia dei mercatini e delle tradizioni pasquali

Un viaggio in Austria tra colori, sapori e antiche usanze pasquali
Chi desidera portare a casa un pezzo di felicità pasquale, può visitare i numerosi mercatini pasquali con i loro prodotti artigianali e le specialità pasquali.
C’è chi dice che la Pasqua sia il periodo più bello dell’anno, ed è sicuramente il più colorato. In Austria, le tradizioni pasquali si tingono di mille sfumature: dalle uova variopinte ai rigogliosi fiori primaverili, fino ai ramoscelli di palma intrecciati con cura e benedetti durante la Domenica delle Palme. Il bricolage e le decorazioni diventano un’occasione di condivisione e allegria, creando momenti preziosi che uniscono generazioni.

La domenica di Pasqua, il coniglietto è particolarmente indaffarato: nasconde uova colorate, cioccolato e piccoli doni in casa e in giardino, regalando ai più piccoli una divertente caccia al tesoro. Anche gli adulti non restano a mani vuote e si concedono le specialità regionali pasquali, come l’agnello tenero o il dolce Reindling.
Artigianato e mercati pasquali
In vista della Pasqua, le piazze delle città si animano con vivaci mercati. Uova dipinte a mano, ramoscelli di palma decorati e sculture lignee raccontano l’arte e la maestria dell’artigianato austriaco, trasformando ogni bancarella in una piccola esposizione d’arte.
La Pasqua in Austria è un invito a scoprire tradizioni autentiche e a celebrare l’arrivo della primavera con gioia. Tra artigianato artistico, delizie culinarie e riti antichi, è una festa che coinvolge tutti i sensi e lascia ricordi indimenticabili.

Tradizioni pasquali in tutta l’Austria
Asini delle palme
Chi si reca nel Salisburghese a Pasqua troverà molte usanze originali, come le processioni degli asini delle palme a Puch, vicino a Salisburgo. Per ricreare l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, è consuetudine portare asini di legno delle palme con una figura di Cristo seduta su di essi. L’asino delle palme di Puch risale al XVII secolo. Ogni anno, la Domenica delle Palme, quattro ragazzi dell’associazione folcloristica locale portano per le strade del paese l’asino di ben 100 chili con la briglia fatta di conchiglie e la figura di Cristo con un ramo di palma.

Il falò di Pasqua
Altrettanto antica è la tradizione dei falò pasquali. Illuminano ancora il cielo notturno in alcune zone di Salisburgo, Stiria e Carinzia. Per diverse settimane, si costruiscono torri di legno, spesso alte fino a dieci metri e abilmente intagliate. Nella notte tra il sabato e la domenica di Pasqua, le torri vengono poi bruciate. Questa, come molte altre usanze pasquali, non è un’usanza cristiana, ma pagana. Oggi, tuttavia, il fuoco pasquale è interpretato come un simbolo di gioia per la risurrezione di Gesù.
Campane volanti
Durante la Settimana Santa, le campane tacciono. Secondo la leggenda, volano a Roma il Giovedì Santo per poi tornare a suonare solo la Domenica di Pasqua. In loro assenza, entra in scena una tradizione antica: il compito delle campane viene affidato ai “Ratscherbuam”.
I ratschen sono strumenti di legno che, ruotando, producono un suono forte e crepitante. I bambini percorrono le strade del paese con i loro tamburi a crepitio, recitando filastrocche e cantando canzoni, mentre il ritmo degli strumenti scandisce il passare dei giorni fino alla Pasqua.

Uova colorate
La colorazione delle uova di Pasqua è una tradizione diffusa in tutta l’Austria e ha origine nel XII o XIII secolo. Nel Lungau, tuttavia, gli abitanti hanno una variante particolare della decorazione delle uova: sul tavolo di Pasqua e nel cestino pasquale si trovano le cosiddette “Grawirlacheier”. Per realizzarle, un uovo sodo viene posto su un panno di lino ricoperto di cerfoglio, croco e bucce di cipolla, avvolto, legato alle due estremità e immerso per alcuni minuti nella tintura per uova. In questo modo, sulle uova si formano motivi delicati e unici.
Curiosità: perché regaliamo uova di Pasqua?
Il dono delle uova di Pasqua ha radici sia storiche che simboliche.
In origine non era permesso mangiare uova durante la Quaresima; quindi, venivano bollite e conservate in questo modo. Spesso venivano colorate di rosso per distinguerle dalle uova crude.
Inoltre, nel Medioevo le uova erano considerate tributi ai signori feudali o canoni di affitto.
Simbolicamente, rappresentano la resurrezione, la nuova vita e la fertilità: un’usanza che risale al XIII secolo.
Mercatini di Pasqua


















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