EGITTO – SCOPERTE 13 BARE INTATTE NELLA NECROPOLI DI SAQQARA

EGITTO – SCOPERTE 13 BARE INTATTE NELLA NECROPOLI DI SAQQARA
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Scoperte 13 bare intatte e sigillate dell’Antico Egitto vecchie più di 2500 anni

Secondo una dichiarazione rilasciata su Facebook dal Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano, gli archeologi hanno scoperto un pozzo sepolcrale nella necropoli di Saqqara che conteneva 13 bare intatte e sigillate risalenti al periodo dell’Antico Egitto. Si tratta di un pozzo sepolcrale profondo più di 11 metri che contiene diverse bare di legno colorate appoggiate l’una sull’altra.

Le bare, che risalgono più di 2500 anni fa, sono state scoperte nella necropoli di Saqqara, una città situata nel mezzo del deserto. La caratteristica più interessante della scoperta sta proprio nel fatto che tutte le tombe risultano sigillate e conservate benissimo tanto che si possono ancora notare le forme e i disegni dipinti sul legno a distanza di 25 secoli.

Secondo gli esperti è molto probabile che le stesse bare siano state sigillate e chiuse ermeticamente nel momento della collocazione nella stessa fossa.

Per il momento ne sono state trovate 13 ma gli esperti sono convinti che il numero di bare ancora sigillate sia superiore.

Nella stessa fossa sono state trovate anche due nicchie, poste a entrambi i lati del pozzo, all’interno delle quali i ricercatori hanno trovato diversi manufatti.

Le identità delle persone sepolte nelle bare sono ancora sconosciute ma già si tratta della più importante scoperta riguardante bare sigillate risalenti all’Antico Egitto mai effettuata. Secondo i ricercatori, in ogni caso, le persone sepolte in queste bare dovevano essere personaggi importanti, probabilmente appartenenti a caste nobiliari.

L’area di Saqqara ha visto importanti e numerose scoperte a livello archeologiche effettuate negli ultimi anni ed una delle più importanti è stata la scoperta della Tomba di Wahty nonché quella di numerose mummie animali, tra cui uccelli, un vero e proprio cimitero degli animali scoperto nell’aprile del 2018.

Fonte: notiziescientifiche.it

Redazione

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