Isole Marchesi: crocevia tra arte e natura in Polinesia

Isole Marchesi: crocevia tra arte e natura in Polinesia
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Un viaggio alle Isole Marchesi tra l’eredità artistica di Paul Gauguin e la bellezza autentica dell’Oceano Pacifico

Nelle remote e affascinanti Isole Marchesi, la bellezza è una poesia che la natura ha scritto con maestria e l’arte ha trovato ispirazione in ogni tramonto e in ogni alba abbracciando la popolazione locale, fonte di stimoli e serenità. Queste perle dell’Oceano Pacifico, immortalate dai pennelli di Paul Gauguin, continuano a cullare i viaggiatori. Un viaggio nelle Isole Marchesi è un’esperienza che stimola i sensi, portando alla vita le opere d’arte del grande pittore, mentre svelando un’armonia naturale che sfida l’immaginazione.

Scogliere imponenti, spiagge nere e foreste pluviali dove giacciono i resti pre–europei sono solo alcuni degli elementi che rappresentano l’arcipelago delle isole Marchesi conosciuto anche come la Terra degli Uomini. È proprio questo forte legame con la terra, infatti, l’aspetto che più di tutti caratterizza questo arcipelago: i siti archeologici qui presenti raccontano il passato di questo popolo che attraverso diverse arti locali come la danza, i gioielli e l’artigianato tramanda le proprie tradizioni di generazione in generazione.

Situate a 1500 km a nord-est dell’isola di Tahiti, le Isole Marchesi si estendono su 12 isole, ma di queste solo 6 sono abitate. L’arcipelago è raggiungibile con voli quotidiani domestici operati da Air Tahiti che collegano, in 3h e 40 minuti Papeete a Nuku Hiva, il centro amministrativo delle Isole Marchesi e con la compagnia aerea Air Moana che opera collegamenti sia verso Nuku Hiva che verso Hiva Oa.

Isole Marchesi
© Bertrand Duquenne

NUKU HIVA

Il centro amministrativo delle Isole Marchesi si caratterizza per rappresentare a pieno la conosciuta morfologia di questo arcipelago: i versanti lussureggianti e imponenti cadono a picco nelle acque blu e sconfinate del Pacifico. Nuku Hiva, come in generale tutto l’arcipelago delle Marchesi, non rappresenta una delle destinazioni tahitiane preferite per le immersioni, ma l’isolamento geografico di questo arcipelago ha permesso comunque alla biodiversità di svilupparsi.

Isole Marchesi
© Pierre-François Grosjean

Oltre a ciò, qui potrete scoprire una ricca storia culturale, archeologica e tradizionale che vi porterà a dare una spiegazione allo straordinario spirito di accoglienza della popolazione locale.

HIVA OA

Paesaggi aspri, spiagge di sabbia nera e alte scogliere caratterizzano quella che in lingua locale è conosciuta come la Dimora degli Dei un piccolo angolo di paradiso che ha fatto sì che questo atollo ottenesse anche la nomea di Giardino delle Marchesi per la sua terra fertile e la sua natura infinita e sconfinata. Il villaggio principale, Atuona, è il luogo che il poeta e cantante Jacques Brel e il pittore francese Paul Gauguin scelsero per vivere ricercando l’autenticità e quella che definirono la pace interiore.

Nel 1901, Paul Gauguin e più tardi, nel 1975, Jacques Brel, vennero a Hiva Oa nelle Isole Marchesi in cerca di quella che si potrebbe chiamare pace interiore. Nessuno sa se mai la abbiano trovata, ma ogni mattina, all’alba, la luce sull’isola lascia senza fiato e fa sentire immersi nell’eternità. È una sensazione indescrivibile che ogni viaggiatore dovrebbe provare.

Se volete seguire le orme di questi artisti, non potete non far visita alla Maison du Jouir, la riproduzione della casa di Gauguin che ospitava il pittore quando viveva nell’arcipelago delle Isole Marchesi. Gauguin dipinse qui alcuni dei suoi quadri più famosi, prendendo ispirazione dalla vita quotidiana degli isolani e dalle leggende e antiche tradizioni religiose di queste terre mitologiche.

Camminare sulle orme di questi artisti comprende anche una visita al cimitero di Calvaire dove entrambi riposano di fronte alla baia di Taaoa sotto la dolce fragranza dei frangipane.

Isole Marchesi
© Tahititourisme

Vale la pena prevedere una visita a Hiva Oa anche per i molteplici siti archeologici come i me’ae a Puama’u, dove si trova la “Takaii” la più grande e unica statua Tiki de Le Isole di Tahiti. “Takaii” (2,5 m.) è l’unica statua sorridente, nascosta in una vegetazione lussureggiante. Petroglifi, come la pietra specchio della regina viaggiatrice, si trovano nella zona circostante. A Taaoa c’è una grande area di culto con strutture litiche e tiki che si amalgamano piacevolmente con la natura incontaminata e primitiva: giganti baniani, alberi del pane, alberi di cocco e papaia.

Infinite possibilità di trekking e passeggiate

Sia che si tratti di trekking, escursioni a cavallo o in fuoristrada, andate alla scoperta dell’immacolato paesaggio di Hiva Oa pieno di cascate, picchi montagnosi, guadi e fiumi: 319 kmq di puro divertimento per gli amanti della natura.

Ua Pou

Ua Pou simboleggia le colonne d’ingresso della dimora di Dio. Enormi colonne di basalto che svettano alte nel cielo e che portano il nome di guerrieri leggendari: Poutetaunui e Poumaka. Nel 1888, ispirarono il poeta Robert Louis Stevenson, che le menzionò “come frecce di un vulcano simili a un campanile”. Le alte vette dell’isola guardano orgogliose la baia di Hakahau, il principale villaggio dell’isola.

Isole Marchesi
© Tahititourisme

Ua Huka

Ua Huka simboleggia il paniere della casa di Dio. L’isola vanta una bellezza ancor più incontaminata ed è nota per il suo paesaggio arido. Cavalli selvaggi galoppano attraverso questa terra colorata deserta. Le capre si arrampicano sugli altipiani. Pacifica e mistica, Ua Huka invita il viaggiatore a scoprire un universo solitario, dove gli antenati dell’isola non sono solo parte del passato, ma sono presenti nella vita di tutti i giorni.

Tahuata

Tahuata simboleggia il “sorgere del sole“ o “la casa illuminata” della dimora di Dio: un’immagine poetica che rappresenta appieno la realtà delle Isole Marchesi. La piccola Tahuata si può raggiungere solo via mare da Hiva Oa. L’isola è un’affascinante scoperta per i viaggiatori privilegiati che hanno la possibilità di visitarla. Dalle sue valli fertili alle sue baie dall’acqua cristallina, Tahuata è una deliziosa oasi di pace, luogo di storia e creatività. La maggior parte degli abitanti vive della propria abilità artistica, lavorando ossa o legno di rosa o miro (Thespesia Populnea). Il mono’i qui viene prodotto seguendo gli aromi di segreti e tradizioni. Come un inebriante profumo chiamato “pozione d’amore”.

Fatu Hiva

Fatu Hiva simboleggia il tetto della dimora di Dio, piccola e stupenda tra le Isole Marchesi. Arrivando via mare, accade la magia: paesaggi a strapiombo, vegetazione vergine. Fatu Hiva ipnotizza i visitatori. Nel 1937, Thor Heyerdahl e sua moglie, in cerca di un vero ritorno alla natura, misero piede sull’isola per viverci come agli albori del nuovo mondo. Oggi non è cambiata molto; quasi tutti gli abitanti vivono al villaggio di Omoa dove fanno realizzano tapa lavorando le cortecce degli alberi. Hanavave è in una baia spettacolare: la Baia delle Vergini, probabilmente una delle più belle sulla terra, specialmente

A proposito di Paul Gauguin

Paul Gauguin, l’eclettico pittore francese, fu un testimone dell’incredibile bellezza delle Isole Marchesi nel tardo XIX secolo. La sua opera d’arte immortalò la straordinaria ricchezza di colori, paesaggi e cultura di queste isole remote, catturando l’essenza stessa di questo angolo di paradiso. La sua presenza nelle Isole Marchesi influenzò profondamente la scena artistica e culturale dell’area e, oggi, le tracce del suo passaggio sono ancora evidenti. Mentre esploriamo queste isole incantevoli, è inevitabile immergersi nella visione di Paul Gauguin e apprezzare la sua eredità artistica che continua a ispirare viaggiatori e artisti di tutto il mondo.

Sulle Orme Di Melville Nella Valle Di Taipivai

Questa è la storia di un marinaio che voleva scappare da una barca, una barca che detestava. Egli sbarcò di nascosto su un’isola dura e impenetrabile. Girovagò da solo, ma presto fu accolto dalla tribù dei Taipi. Il marinaio aveva paura che fossero cannibali. Non solo lo trattarono bene, ma gli permisero anche – primo europeo in assoluto – di scoprire la loro comunità. Era il 1842. Oggi, seguendo le sue orme, c’è un pellegrinaggio mistico tra centinaia di resti della valle (tiki, petroglifi…) in un’atmosfera senza tempo

Tahiti Tourisme

Tahiti Tourisme è l’Ente di Promozione Turistica de Le Isole di Tahiti e guida le attività di marketing, pubbliche relazioni, gli eventi e le iniziative per la formazione degli agenti di viaggio in tutto il mondo. Con l’obiettivo primario di portare un numero crescente di visitatori ne Le Isole di Tahiti, l’Ente si avvale di una sede a Tahiti e 12 uffici internazionali per la promozione della destinazione in 18 mercati internazionali. Tahiti Tourisme si occupa, inoltre, della gestione dei centri di informazione turistica e organizza eventi locali per agevolare lo sviluppo del turismo domestico.

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Fonte: ©Tahiti Tourisme Ente di Promozione Turistica de Le Isole di Tahiti

Redazione

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