Istanbul, Turchia: per visitare l’eterno splendore di Hagia Sophia ora serve un biglietto!
Dal 15 gennaio 2024 i visitatori stranieri devono pagare l’ingresso per scoprire l’iconico capolavoro di Istanbul
Con le sue imponenti cupole e la sua storia millenaria, Hagia Sophia si erge come un monumento iconico nella skyline di Istanbul, catturando l’immaginazione dei visitatori da secoli. Situata al cuore della città, questa straordinaria struttura testimonia il ricco patrimonio culturale e architettonico della Turchia.
Originariamente costruita nel VI secolo come cattedrale cristiana, Hagia Sophia ha attraversato epoche e imperi, trasformandosi da luogo di culto cristiano in moschea e, infine, oggi in un museo nel cuore di Istanbul. Ogni angolo di questo straordinario edificio narra una storia di grandezza e cambiamento, offrendo agli esploratori un viaggio nel tempo attraverso la sua maestosa architettura e le sue preziose opere d’arte. Un simbolo di coesistenza e pluralismo, Hagia Sophia continua a ispirare e affascinare i visitatori di tutto il mondo con la sua bellezza e la sua profonda spiritualità.
Dal 15 gennaio 2024 i visitatori stranieri che vogliono ammirare la magnificenza di Hagia Sophia (Santa Sofia) a Istanbul devono pagare un biglietto d’ingresso di 25 euro. L’ingresso gratuito, invece, è riservato esclusivamente ai cittadini turchi che intendono accedere alla moschea per scopi religiosi. Il biglietto d’entrata non è l’unica novità per chi vuole ammirare questo iconico luogo dalla storia millenaria a Istanbul.
Nata come chiesa cristiana per volere dell’imperatore bizantino Giustiniano, Hagia Sophia è stata trasformata in moschea nel 1453, quando la città di Costantinopoli fu conquistata dagli ottomani. Nel 1935 l’allora presidente Atatürk la trasformò in un museo nell’ambito del suo processo di secolarizzazione. Infine, nel 2020, il presidente turco Erdoğan la riconvertì nuovamente in moschea, con il nome di Ayasofya-i Kebir Cami-i Şerifi (Grande Moschea di Santa Sofia).
Le nuove regole per visitare Hagia Sophia a Istanbul
I turisti stranieri accedono ora a Hagia Sophia dal lato del Palazzo Topkapi, da cui possono facilmente raggiungere le gallerie al piano superiore. L’ingresso su piazza Sultanahmet, invece, è riservato ai cittadini turchi. Una nuova biglietteria è stata allestita di fronte alla Fontana del Sultano Ahmet III, dove si può acquistare il biglietto d’ingresso al costo di 25 euro, obbligatorio per tutti i visitatori di età superiore agli 8 anni.
Dopo aver percorso la galleria superiore, i visitatori potranno scendere fino al vestibolo sud-ovest. Qui si può ammirare un prezioso mosaico del X secolo, raffigurante gli imperatori Giustiniano e Costantino mentre presentano Santa Sofia e la città di Costantinopoli a Maria e al Bambino Gesù. Nella stessa galleria si trova anche il monumentale mosaico Deësis, che ritrae la Vergine Maria, Gesù Cristo e Giovanni Battista.
I turisti stranieri non hanno più accesso al piano inferiore di Hagia Sophia, ora riservato esclusivamente al culto. Questo significa non poter ammirare uno dei più bei mosaici di Santa Sofia, raffigurante l’imperatore Leone IV nell’atto di inchinarsi ai piedi di Cristo, e neanche la monumentale Porta Imperiale.
In base alle nuove regole, le guide professionali non sono più autorizzate a fare visite guidate all’interno di Hagia Sophia. In alternativa, i turisti possono scaricare attraverso un QR code una guida audiovisiva, disponibile in 23 lingue diverse.
Perché un biglietto d’ingresso a pagamento?
L’introduzione del biglietto d’ingesso a Hagia Sophia va di pari passo con altre misure attuate dagli autori locali per ridurre la pressione turistica che l’edificio, patrimonio dell’UNESCO dal 1985, subisce da quando è tornata ad essere una moschea. Secondo i funzionari governativi, i visitatori di Hagia Sophia sono passati da 3,7 milioni nel 2019 a 13,6 milioni nel 2022. Queste nuove misure mirano, quindi, a gestire in modo più sostenibile l’accesso a questo straordinario luogo, una delle mete turistiche più gettonate di Istanbul, preservandone la bellezza e garantendo una fruizione migliore per tutti, sia per turisti che per i fedeli.
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Fonte: Lonely Planet