TRE CHIAVI PER CAPIRE JEREZ DE LA FRONTERA, SPAGNA
JEREZ DE LA FRONTERA – DESTINAZIONI COSMOPOLITE DA SOGNARE
Per arrivare al cuore di Jerez, adesso però con la mente, questi sono i tre elementi che devi conoscere
IL VINO
Il vino Jerez o Sherry rappresenta uno dei simboli di questa città che insieme a Sanlúcar de Barrameda ed El Puerto de Santa María formano “Il Triangolo dello Sherry”. La loro ottima posizione geografica vicina all’Atlantico e l’eccezionale tipo di terreno (tierras albarizas) sono gli ingredienti essenziali per far maturare la delicata varietà dell’uva “Palomino”.
I CAVALLI
Il cavallo è stato protagonista a Jerez sin dai tempi antichi. Nonostante, furono i monaci della Certosa di Santa María de la Defensión i quali, dopo un lungo processo di selezione equina, crearono nel XV secolo la razza Cartujana (certosina), una delle più note e apprezzate al mondo. Ogni anno, a maggio, Jerez diventa una festa con la Fiera del Cavallo, dichiarata d’Interesse Turistico Internazionale.
PATRIMONIO
3.000 anni di storia fanno di Jerez de la Frontera un luogo che offre un’ampia varietà di stili architettonici rendendo la città degna di ammirazione. Infatti, il suo patrimonio è sempre rimasto nascosto all’ombra dei vini, dei cavalli e del flamenco; quindi merita di essere osservato con grande stupore. Non a caso il suo centro storico è stato dichiarato complesso storico-artistico nel 1982.
Cosa vedere?
Jerez è una delle località più nobili della provincia di Cadice che unisce l’aspetto signorile dei palazzi aristocratici con l’aria popolare delle case tipiche dell’Andalusia.
L’Alcázar o fortezza risale al XI secolo ed è una testimonianza dello splendore della città in epoca araba. Da non perdere sono la Corte d’Armi, la Moschea (trasformata in una cappella per volontà di Alfonso X nel 1264), i Bagni Arabi e i Giardini, un autentico spettacolo visivo. All’interno dell’Alcázar si costruì il Palazzo Villavicencio nel XVIII secolo. Di stile barrocco, ospita una Camera Scura dalla quale è possibile scorgere la città senza essere notati.
La Cattedrale di San Salvador si trova nella Piazza de la Encarnación ed è il principale simbolo cristiano. Questo gioiello architettonico dal XVII secolo combina elementi gotici e barocchi. Spiccano “La Virgen Niña” di Zurbarán, il “Cristo de la Viga” e gli Stalli del Coro.
La Piazza de la Asunción racchiude diversi monumenti di interesse storico come la Chiesa di San Dionisio (patrono della città) dal XV secolo e di estetica mudejar; il Cabildo Viejo, dal XVI secolo, è uno dei migliori esempi del rinascimento locale con una ricca decorazione iconografica della facciata; e la Torre de la Atalaya inizialmente costruita nel 1012, poi ricostruita nel XV secolo.
I Chiostri o Claustos de Santo Domingo provengono da una fortezza araba che il re Alfonso X diede ai monaci domenicani nel 1264. Questi ampliarono gradualmente l’edificio, terminando l’opera dei chiostri nel 1595, in stile gotico.
La Certosa o Cartuja de Santa María de la Defensión (Madonna della Difesa) si trova a 4km da Jerez, ma vale davvero il viaggio. È considerato uno degli edifici di maggior pregio artistico della provincia di Cadice. Stile gotico, rinascimentale e barocco si fondono armoniosamente, dando vita a questo meraviglioso monastero che risale alla metà del XV secolo. Spiccano per la loro bellezza il Portico di Entrata, la Cappella della Madonna della Difesa, il Patio de los Arrayanes, il Chiostro de los Legos e il Patio dei Gelsomini.
Cosa mangiare?
La cucina tipica di Jerez de la Frontera è una testimonianza della sua lunga storia dove gli abitanti che si sono succeduti nel tempo hanno lasciato l’impronta.
Tra i piatti tipici possono gustare l’ajo caliente, gli alcauciles (nome di origine araba dei carciofi) e i chicharrones. L’ajo si cucina con una base di pane raffermo, pomodoro, peperoni verdi, olio e aglio mentre i chicharrones sono salumi tipici.
Il pesce è un altro protagonista della gastronomia jerezana e non solo fritto, ma anche stufato e fresco vista la sua prossimità al mare.
Infine, la sua cucina è sempre accompagnata dall’ampia varietà dei vini locali per l’elaborazione delle diverse ricette. Carne, pesce e frutti di mare vengono deliziosamente cucinati al Jerez, o alla jerezana, quindi aggiungendo vino locale; un piacere degno della degustazione più critica.
Cosa fare?
Il flamenco è altro elemento caratteristico della città andalusa. Jerez de la Frontera è considerata a pieno titolo la culla del flamenco visto che vi risiedono le scuole più prestigiose e di antica tradizione. Il Barrio di Santiago è il centro della tradizione flamenca cittadina. La chiesa di Santiago (XV secolo) conserva la preziosa imagine di Nuestro Padre Jesús del Prendimiento. Nella Piazza di San Juan è situato il Palazzo Permantín, antica dimora dell’aristocrazia locale, che oggi ospita il Centro Andaluso del Flamenco. Ogni anno il Festival di Flamenco circonda le strade di danza, musica e arte.
Il Palazzo del Tempo è un interessante museo che alberga oltre 300 orologi dal XVII al XX secolo, alcuni provenienti dai vari paesi europei. Una delle particolarità di questo spazio è che tutti gli orologi sono sincronizzati tra di loro e funzionano perfettamente.
Per gli amanti di auto e moto, e non solo, il Circuito di Jerez si presenta come una tappa obbligata in questo viaggio. È la sede del Gran Premio di Spagna del Mondiale di Motociclismo che, dal 1987, si tiene ogni anno a maggio. Offre la possibilità di conoscere le strutture grazie ad interessanti visite guidate.
Da non perdere è la visita guidata a una delle circa 20 antiche bodegas (cantine) che si trovano in città per approfondire la conoscenza del processo di produzione dei diversi vini e il tradizionale sistema de criaderas y soleras e assistere a uno spettacolo di balli equestri a ritmo di musica che si possono vedere alla Scuola Reale Andalusa di Arte Equestre, una delle più importanti scuole di equitazione.
Cosa comprare?
La città vanta di un centro urbano vivace e divertente dove lo shopping diventa un’attività alquanto gradevole.
La Calle Larga è il centro commerciale e nevralgico di Jerez. Comprende negozi prestigiosi e tante terrazze di bar e ristoranti dove assaporare una gustosa tapa accompagnata da un buon vino. Le vicine Piazza del Arenal, la più rappresentativa della città, il Mamelón, la Placita del Banco e la Piazza Plateros sono altri spazi da visitare e, nelle strade che portano agli stessi, il turista sicuramente scoprirà il negozietto giusto dove acquistare un piccolo regalo, un prodotto artigianale o qualche delicatessen.
Jerez ti aspetta pazientemente a braccia aperte. Nel frattempo, resta a casa e serviti di questa newsletter e della tua immaginazione per sentire un meraviglioso viaggio che presto verrà la sua luce.
Fonte: tourspainit.makeyourboard.com