Babbo Natale: da San Nicola di Bari a Santa Claus

L’affascinante storia di Babbo Natale racconta la trasformazione culturale di San Nicola di Bari nell’iconico Santa Claus
La storia inizia con San Nicola, nato intorno al 280 d.C. a Patara, in quella che oggi è la Turchia. San Nicola fu vescovo di Myra, una città dell’Asia Minore, e divenne celebre per la sua generosità e i suoi miracoli, in particolare per aver aiutato i bambini. Dopo la sua morte, le sue reliquie furono trasferite a Bari in Italia, città dove divenne patrono e dove la sua festa è ancora celebrata il 6 dicembre.
Nel corso dei secoli, la figura di San Nicola si diffuse in tutta Europa, adottando nomi come “Sinterklaas” nei Paesi Bassi, da cui deriva il termine inglese “Santa Claus”. Questa trasformazione avvenne soprattutto negli Stati Uniti, dove gli immigrati olandesi portarono la tradizione di Sinterklaas, che poi si fuse con altre tradizioni locali e miti nordici.
Nel XIX secolo, scrittori e poeti americani come Washington Irving e Clement Clarke Moore iniziarono a dare forma all’immagine moderna di Santa Claus. Moore, in particolare, con la sua poesia “A Visit from St. Nicholas” (1822), descrisse un Santa Claus panciuto, con una barba bianca, che viaggiava su una slitta trainata da renne.
L’illustrazione di Thomas Nast negli anni ’60 dell’Ottocento definì ulteriormente l’aspetto di Santa Claus, con un abito rosso e bianco. Tuttavia, fu negli anni ’30 del Novecento che la Coca-Cola contribuì significativamente a uniformare l’immagine di Babbo Natale con le illustrazioni di Haddon Sundblom, che lo raffigurava con il vestito rosso, simboleggiando la marca stessa.

Origini dei regali ai bambini
La tradizione di portare regali ai bambini durante il periodo natalizio ha radici antiche. San Nicola era noto per i suoi atti di beneficenza, come quando gettò delle monete d’oro attraverso una finestra per aiutare delle ragazze povere a sposarsi. Questa generosità fu il seme da cui nacque l’usanza di dare doni ai bambini in suo nome.
Con il passare dei secoli, questa pratica si mescolò con tradizioni pagane e festività come i Saturnali romani, dove si scambiavano doni per celebrare il solstizio d’inverno. In diverse culture, figure come il Christkind (Gesù bambino) in Germania o Père Noël in Francia portavano regali, ma con l’avvento della riforma protestante, il focus sui santi diminuì in alcune aree, lasciando spazio alla figura di Santa Claus.

Babbo Natale nel mondo
Babbo Natale ha assunto diverse forme in tutto il mondo, mantenendo però il suo ruolo di portatore di doni.
Europa del Nord: in Paesi come la Finlandia, Babbo Natale (o Joulupukki) è visto come un abitante del Polo Nord, con un villaggio a Rovaniemi in Lapponia.
Regno Unito: conosciuto come Father Christmas, porta regali la notte della Vigilia, con i bambini che lasciano del cibo per lui e le sue renne.
Italia: Babbo Natale ha guadagnato terreno, ma tradizioni locali come quella della Befana il 6 gennaio o Santa Lucia il 13 dicembre restano forti in diverse regioni.
Giappone: Santa-san è diventato popolare, sebbene il Natale non sia una festa religiosa ma un’occasione per festeggiare con regali e cibo.
America Latina: In molti Paesi, Babbo Natale o Papá Noel sono introdotti dalla cultura occidentale, ma figure locali come il Niño Dios o Reyes Magos mantengono la loro rilevanza.
La globalizzazione ha portato Babbo Natale a essere riconosciuto e amato in quasi ogni angolo del mondo, spesso adattato alle culture locali, ma sempre con un messaggio universale di generosità e gioia.
San Nicola di Bari è una figura centrale nella storia e nella cultura di Bari, in Puglia. Scopriamo come San Nicola sia diventato parte integrante della città.
Il trasferimento delle reliquie
Nel 1087, marinai baresi, temendo che le reliquie di San Nicola a Myra (oggi Demre, in Turchia) potessero cadere nelle mani dei musulmani, decisero di portarle via. Dopo un viaggio avventuroso, le reliquie di San Nicola giunsero a Bari.
Le reliquie furono accolte con grande entusiasmo e subito poste in una basilica costruita per ospitarle, oggi conosciuta come la Basilica di San Nicola.
La Basilica di San Nicola
La Basilica di San Nicola è uno dei monumenti più importanti di Bari. Costruita in stile romanico-pugliese, la basilica è un luogo di pellegrinaggio per i devoti di San Nicola da tutto il mondo, ma in particolare per i russi ortodossi, che considerano San Nicola (Sanctus Nicolaus) uno dei loro santi più venerati.
All’interno della basilica, le reliquie di San Nicola sono custodite in una cripta sotto l’altare maggiore, dove i fedeli possono pregare e baciare la tomba attraverso una grata.
Festa di San Nicola
La festa di San Nicola si celebra il 6 dicembre, ma Bari dedica al santo anche una grande festa dal 7 al 9 maggio: si celebra l’arrivo delle reliquie di San Nicola a Bari nel 1087. Durante queste feste, si tengono processioni, celebrazioni religiose, spettacoli e mercatini.
Una tradizione particolare è quella della “sagra”, dove si distribuiscono doni ai bambini, in ricordo della generosità di San Nicola.
Impatto culturale e storico
San Nicola ha avuto un impatto duraturo sulla cultura di Bari. Non solo è il patrono della città, ma la sua presenza ha favorito la nascita di una tradizione di ospitalità e generosità che permea la cultura locale.
La città di Bari è spesso chiamata “la città di San Nicola” e il culto del santo ha portato a numerose leggende, tra cui quella che narra che San Nicola avrebbe salvato la città dalla peste, guadagnandosi così il titolo di “protettore”.
La coesistenza di religioni diverse intorno al culto di San Nicola ha fatto di Bari un importante centro di dialogo interreligioso. La basilica ospita sia liturgie cattoliche che ortodosse, simboleggiando un ponte tra le due chiese cristiane.
San Nicola non è solo una figura storica per Bari, ma un simbolo di fede, carità e unità che continua a ispirare e a influenzare la vita della città e dei suoi abitanti.
Mentre le celebrazioni di San Nicola a Bari ci riportano indietro nel tempo alle radici storiche e religiose di questa figura, è affascinante vedere come queste tradizioni abbiano influenzato la nascita del Babbo Natale moderno.
Da San Nicola di Bari, il santo noto per la sua generosità e i suoi miracoli, si è sviluppato un personaggio che oggi conosciamo come Santa Claus o Babbo Natale. Questa trasformazione è stata un cambiamento di nome o di aspetto, ma rappresenta anchebuna fusione di culture e tradizioni diverse che si sono intrecciate attraverso i secoli.

Il Babbo Natale moderno, con il suo abito rosso, la barba bianca e la sua slitta trainata da renne, ha radici profonde nel folklore di San Nicola. Le storie di carità del santo si sono evolute nel donare regali ai bambini durante il Natale, mantenendo vivo lo spirito di generosità e bontà.
Oggi, Babbo Natale non è solo una figura di festa, ma un simbolo universale di gioia, unione familiare e speranza. La sua immagine è stata plasmata da artisti, scrittori e persino dal marketing, ma il cuore della sua leggenda continua a riflettere gli atti di gentilezza e l’amore per il prossimo che San Nicola incarna.
Così, mentre a Bari si celebra il santo che ha ispirato questa figura globale, in tutto il mondo durante il periodo natalizio, Babbo Natale continua a portare avanti la missione di San Nicola, diffondendo allegria e ricordando a tutti il valore della generosità.
Fonte foto: Basilica Pontificia San Nicola -Bari
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