FINALMENTE: DA NOVEMBRE SI TORNA IN AMERICA
SI RIPARTE VERSO UNA DELLE METE PIU’ AMATE DAGLI ITALIANI
Mentre a Las Vegas si sta svolgendo l’ IPW (international pow wow) la fiera di settore più importante per gli Stati Uniti, (18/22 settembre) dove sono presenti anche una trentina di buyer italiani, arriva la notizia che fa tornare a sorridere agenzie di viaggio e tour operator: dal prossimo novembre l’amministrazione Biden toglierà i paletti che impedivano a cittadini di UK, Europa e altri paesi di entrare nei confini USA.
Coupe de teatre
Un “coup de teatre” preparato certamente in concomitanza con la vetrina del turismo americano, ma è davvero un sollievo perché già l’atmosfera torna elettrica.
Una vera “notizia bomba” che restituisce la speranza ad un settore che prima della pandemia contribuiva all’incoming americano con 1 milione di turisti e che nel 2019 ha visto il nostro paese posizionato al X posto tra i più importanti contributori agli arrivi.
Cifre terribili
Considerando luglio 2021 siamo scesi al 26° posto, con un decremento del 93% sugli arrivi a testimonianza di una situazione grave, soprattutto per i tour operator e gli agenti di viaggio coinvolti nel in questo segmento di mercato, assieme all’associazione Visit Usa, che guardano con nostalgia ai lontani tempi del milione 45mila arrivi, record storico del 2015 o del milione 32 mila del 2017.
Questa “virata” sostituirà il patchwork di divieti di viaggio istituito per la prima volta durante la presidenza Trump, appena esplosa la pandemia, lo scorso anno, rafforzato dalla successiva amministrazione Biden, limitando i viaggi dei “non cittadini” che si erano recati nei 14 giorni precedenti nel Regno Unito, nell’Unione europea, Cina, India, Iran, Irlanda, Brasile e Sudafrica.
Un impedimento di fatto, fonte di crescente frustrazione geopolitica, specialmente tra gli alleati Regno Unito e UE, dove i casi di virus erano molto meno numerosi che negli Stati Uniti, durato 18 lunghissimi mesi. L’allentamento delle misure arriva prima dell’incontro di Biden con alcuni leader europei a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Lunedì le guidelines
Il prossimo lunedì il presidente Joe Biden, dovrebbe annunciare le nuove “policy” per gli ingressi nel paese ed ufficializzare la data di entrata in vigore delle nuove misure. Insomma da novembre coloro che hanno completato il ciclo vaccinale provenienti dagli Stati dell’EU e dal Regno Unito potranno entrare in USA, a patto che effettuino un test che abbia esito negativo, nelle 72 ore precedenti l’arrivo.
Insomma la paura di dover stare 15 giorni in quarantena per una settimana di vacanza (paradosso) è svanita: i vaccinati non dovranno effettuare la quarantena e le compagnie aeree avranno il compito di raccogliere le informazioni dei passeggeri per monitoraggio e tracciamento.
Si torna pertanto alla “reciprocità” poiché da mesi diversi paesi europei consentivano l’ingresso ai turisti americani, mentre viaggiare negli Stati Uniti con Esta o Visa rimaneva possibile solo in situazioni eccezionali, come quella che ha consentito a molti addetti ai lavori di partecipare all’IPW grazie al lavoro di U.S. Commercial Service, U.S. Travel e Homeland Security, per l’ottemimento della documentazione NIE (National Interest Exemption) una deroga per interesse nazionale.
La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki durante un briefing ha affermato: «All’inizio di novembre, metteremo in atto protocolli rigorosi per prevenire la diffusione di covid da parte di passeggeri che volano a livello internazionale negli Stati Uniti richiedendo che cittadini stranieri adulti in arrivo negli USA abbiano completato il ciclo vaccinale».
Soddisfazione del mondo turistico
La decisione di riaprire i confini degli Stati Uniti ai visitatori stranieri è stata accolta con soddisfazione in tutto il settore turistico in quanto considerato fondamentale per il ripristino delle operazioni.
Dall’IPW Roger Dow, ceo e presidente di U.S. Travel e grande artefice della crescita turistica statunitense degli ultimi 3 lustri ha commentato: «Questo è un importante punto di svolta che accelererà il recupero dei milioni di posti di lavoro legati ai viaggi che sono stati persi causa le restrizioni ai viaggi internazionali».
Il consigliere alla Casa Bianca per la risposta alla pandemia, Jeffrey Zients, ha dichiarato che il requisito del vaccino si applicherà a tutti i cittadini stranieri che entreranno negli Stati Uniti, rimarcando che non basterà il green pass, ma servirà anche un tampone da effettuare da tre giorni prima di partire per gli Stati Uniti, di esito, ovviamente, negativo da mostrare all’arrivo.
I cittadini americani non vaccinati dovranno, viceversa effettuare un test il giorno prima della partenza ed uno all’arrivo.
Ultimo dubbio relativamente a chi ha completato il ciclo vaccinale con Astra Zeneca, non riconosciuto in USA. Validi, invece, J&J, Moderna, Pfizer.