La grotta di Phraya Nakhon, l’escursione da non perdere in Thailandia

La grotta di Phraya Nakhon, l’escursione da non perdere in Thailandia
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Thailandia, Parco Nazionale di Khao Sam Roi Yot. Questa visita richiede un’escursione in un ambiente molto ripido, nel mezzo di una foresta tropicale.

La visita si fa solitamente al mattino per godere della luce più bella della grotta. Si può fare comunque nel pomeriggio, se fatto abbastanza presto, con chiusura del sito alle 15:00

E’ una escursione che richiede del tempo. La partenza si trova a Bang Pu Beach nel piccolo villaggio omonimo a circa 45′ a sud di Hua Hin. Bisogna poi prendere una barca a coda lunga per raggiungere la spiaggia situata sotto la grotta che impiega circa quindici minuti. A seconda della marea, la barca si avvicina o si avvicina alla spiaggia, quindi portatevi pantaloncini e infradito perché non c’è un molo. Quando atterri sulla spiaggia, è disponibile un’infrastruttura con un piccolo negozio (utile per comprare un po’ d’acqua, qualcosa da mangiare e soprattutto repellente per zanzare!) e servizi igienici. L’inizio del sentiero per accedere al sito è ben segnalato in mezzo ai pochi edifici.

L’inizio del sentiero è completamente pianeggiante per 150 m, il che è estremamente fuorviante! La distanza dalla meta indicata in fondo al sentiero è di soli 430 m, ma il cartello di fronte avverte ottimisti: “Chiunque sia in condizioni mediche – Si prega di considerare le proprie capacità prima di entrare”. Il tono è impostato, questa visita è possibile solo per i visitatori in forma fisica e senza problemi di equilibrio! Il sentiero è in realtà una scala scavata nella roccia o fatta di pietre piatte incastonate tra altre pietre più taglienti. È molto ripido ea volte scivoloso anche con tempo asciutto. Quindi saliamo, passo dopo passo.

Un punto di vista su una piattaforma è fissato a circa un quarto della distanza da percorrere. Per chi fa fatica, ora è il momento di fermarsi, il sequel è ancora lungo e molto fisico. Alla fine del percorso la pendenza si inverte e si scende nella grotta. A causa dell’umidità ambientale che scende dalla sommità della grotta, il terreno tra le pietre diventa ancora più scivoloso. Sono state installate barriere nelle parti più difficili, quindi non esitare e aggrappati a loro nei passaggi difficili. Possiamo quindi distinguere un ponte di pietra sull’apertura della grotta. Questa è la prima stanza.

La fine della passeggiata si svolge in un passaggio dove è stato tracciato parte del sentiero, ma dove c’è pochissima luce. Una torcia o quella di un cellulare può essere benvenuta, ma a una distanza di una ventina di metri. Infine raggiungiamo la grotta principale con il padiglione reale.

Tanto durante la salita alla grotta, i partecipanti alla passeggiata si sono incoraggiati a vicenda, e si sono divertiti a vicenda, quanto all’arrivo in grotta si è instaurato un grande silenzio. Il luogo si impone per la sua maestosità, le sue dimensioni e la serenità che emana. Per rispetto, tutti i visitatori abbassano improvvisamente i toni e talvolta anche l’emozione generata dalla bellezza del luogo travolge i più sensibili. Ho visto una persona piangere alla vista di questa scena, toccando… La grotta è profonda circa 30 metri. Gli spigoli sono composti da rocce appuntite come quelle incontrate in salita. Nella grotta si erge un tumulo color ocra e lì è stato costruito il Royal Pavilion. È decorato con oro, blu e rosa, colori reali. I 3 re che visitarono il sito (Re Chulalongkorn Il Grande (Rama V), Il re Prajadhipok (Rama VII) e il re Bhumibol Adulyadej (Rama IX) hanno lasciato le loro firme sul muro. Il posto è magico…da visitare!!!

Redazione

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