Saqqara, Egitto: intervista esclusiva al dr. Mohammad Youssef, direttore del famoso sito archeologico

Saqqara, Egitto: intervista esclusiva al dr. Mohammad Youssef, direttore del famoso sito archeologico
Condividi

Panorami d’Egitto ha intervistato in esclusiva il direttore del sito archeologico di Saqqara, dr. Mohammad Youssef

Angela Tibiletti di Panorami d’Egitto ci regala un’intervista che ci proietta indietro nel tempo in uno dei siti più significativi della storia dell’antico Egitto: Saqqara!

Saqqara
Dr. Sabry Farag, general mgr – A. Tibiletti – Dr. Mohammad Youssef, mgr

Il sito archeologico di Saqqara, a pochi chilometri dalla capitale Il Cairo, è stato di recente nominato dal TIME, importante magazine di informazione americano, tra i migliori luoghi da visitare nel 2023 ed è stato definito come “il viaggio più emozionante da fare proprio ora”.

Proprio in questi giorni, grazie alla missione italo-olandese, della quale fa parte il Museo Egizio di Torino, sono state portate alla luce i resti della tomba di Panehsy, responsabile del tempio dedicato al dio egizio Amon, risalente a 3200 anni fa, al primo periodo Ramesside (1250 a.C.), oltre a quattro piccole cappelle funerarie. Una, in particolare, si ritiene sia appartenuta a Yuyu, artigiano responsabile della lavorazione delle lamine d’oro presso il tesoro del faraone.

Saqqara è uno dei siti archeologici più importanti in Egitto e si trova nell’altopiano desertico sulla riva occidentale del fiume Nilo. È noto per la sua vasta e ben conservata necropoli e per la sua incredibile storia che abbraccia migliaia di anni.

Saqqara
Ty – dettagli

La piramide a gradoni di Djoser è il monumento più famoso che può essere visitato in questo sito. La piramide fu costruita nel 2630 a.C. ed è considerata una delle più antiche d’Egitto. Nel corso degli anni, Saqqara è stata il luogo di numerose e significative scoperte, tra cui le tombe di alti funzionari, animali sacri e preziosi manufatti che fanno luce sull’antica civiltà egizia. Il sito di Saqqara ha visto numerose scoperte recenti che hanno gettato nuova luce sulla storia e sulla cultura dell’antico Egitto.

Oggi Panorami d’Egitto, in collaborazione con Travelworld.it, ha il grande onore di intervistare il direttore dell’Area Antichità di Saqqara del Consiglio Supremo delle Antichità, Mohammad Youssef. Laureato presso l’Archaeological Field School tenuta a Memphis nel 1997 dall’American Research Center in Egypt (ARCE), ottenuto un Bachelor of Arts in Archeologia ed Egittologia, oltre a un Master e un PhD in Egittologia presso l’Università del Cairo, Mohammad Youssef ha effettuato molti importanti scavi ad Abusir e Saqqara per il Consiglio Supremo delle Antichità e ha collaborato con diverse missioni internazionali.

Con la vasta esperienza e conoscenza del dr. Youssef in questo campo, siamo entusiasti di approfondire i recenti sviluppi e le aspettative per il sito, nonché il ruolo di Saqqara nel presente e nel futuro.

Dr. Mohammad, qual è stata finora la Sua esperienza come direttore dell’area di Saqqara? Quali erano le Sue aspettative e poi i risultati raggiunti?

Lavoro a Saqqara dal 1993: ad oggi, trent’anni di lavoro in diverse posizioni da ispettore fino a diventare direttore nel 2016. Immaginavo di avere molto lavoro da fare qui e in effetti così è stato. Ho partecipato a molti lavori negli scavi a Saqqara in diversi siti appartenenti a epoche diverse: Regno Antico, Periodo Arcaico, Nuovo Regno, Periodo Tardo, per citarne alcuni.

Saqqara
Mereruka

Durante questi anni ho anche accompagnato diverse missioni straniere che hanno lavorato a Saqqara ed ho fatto un’ottima esperienza.

In questi anni, ho anche potuto studiare a Saqqara per ottenere la mia Laurea Specialistica in Egittologia fino a diventare dottore nel 2017.

Molte importanti scoperte sono state fatte nel sito di Saqqara negli ultimi anni. Alcune scoperte recenti possono essere attribuite al Nuovo Regno, a differenza della maggior parte delle tombe scoperte in passato che appartenevano all’Antico Regno o al Periodo Tardo. Cosa è cambiato nella visione della storia?

Abbiamo fatto molti scavi a Saqqara negli ultimi anni, alcuni riferiti al Nuovo Regno, al Regno Antico e al Periodo Tardo, tra gli altri.

Saqqara è uno dei più importanti siti per noi, perché rappresenta la storia dell’antico Egitto partendo dall’unificazione fino al III secolo, inizio del IV d.C.

Qui, si possono trovare piramidi, e ne abbiamo più di cinquanta, un cimitero del Regno Antico e un grande cimitero del Nuovo Regno. Inoltre, abbiamo il cimitero intorno alla Piramide di Teti e uno nell’area del Bubasteion. Un altro cimitero si trova nell’area nord e uno a ovest del Serapeum, che è uno tra i più importanti del Nuovo Regno a Saqqara.

Abbiamo rinvenuto molto materiale in differenti siti, sia del Nuovo Regno che del Regno Antico, tutte scoperte molto interessanti e che testimoniano come Saqqara sia ancora un sito vergine dove si possono trovare molte tombe di epoche differenti.

Nel marzo 2020, cinque tombe e oltre duecento sarcofagi di legno dipinto, contenenti mummie complete, sono stati scoperti nell’area di Saqqara, mentre nel 2022 è stato ritrovato un intero papiro arrotolato lungo sedici metri che contiene testi dal Libro dei Morti. Dopo il restauro, effettuato nei laboratori del Museo Egizio in piazza Tahrir, è stato esposto di recente nello stesso museo. Cosa ci racconta di questa incredibile scoperta?

Sì, nel 2020 sono state scoperte cinque tombe e circa duecento sarcofagi che contenevano mummie, oltre a parti di papiri. Alcuni sono stati restaurati nel laboratorio del Museo Egizio. Questa scoperta è stata fatta nell’aera del cimitero della Piramide di Teti, dove il dr. Zahi Hawass aveva iniziato alcuni scavi già alcuni anni fa. Inoltre, sono state scoperte alcune tombe dal Regno Antico, i resti di una cappella del Nuovo Regno, per la maggior parte distrutta, e alcuni sarcofagi in legno datati al Periodo Tardo, perché questo luogo era parte di un tempio nubiano, che a sua volta apparteneva ad una necropoli di animali sacri a Saqqara.

Saqqara
Ptah Seshem Nefer

Questa necropoli comprende un tempio dedicato al dio Bastet, rappresentato con le sembianze di un gatto, un tempio nubiano situato a nord e dedicato al dio Anubis, dio della mummificazione rappresentato da uno sciacallo, e un tempio del dio Apis. In questa area, che fa parte del cimitero della piramide di Teti, la missione del dr. Zahi Hawass collabora con il Consiglio Supremo delle Antichità.

Un anno fa nell’area del Bubasteion abbiamo trovato gli stessi materiali. In particolare, abbiamo scoperto un papiro completamente arrotolato con un diametro di 8 cm e una lunghezza di 30 cm. Lo abbiamo trasferito al laboratorio del Museo Egizio, dove è stato disteso e trattato per la conservazione. Il papiro misura 16 metri e contiene una versione completa del Libro dei Morti. I papiri scoperti nel 2020 ipotizziamo che possano essere lunghi, ma non lo sappiamo esattamente, perché sono state rinvenute solo piccole parti. Quello scoperto nel Bubasteion è un papiro intero che ora è esposto al Museo Egizio.

Missioni egiziane e internazionali continuano a scavare nell’area di Saqqara. Cosa stanno cercando? Cosa sperano di trovare? Quali sono le aspettative?

Ogni missione egiziana, internazionale o di cooperazione internazionale, che sta lavorando a Saqqara, ha il proprio sito di scavo. Ad esempio, la missione olandese di Leiden sta lavorando nell’area della piramide di Unas: questi lavori sono la continuazione della missione inglese partita diversi anni fa e oggi divenuta una missione italo-olandese in collaborazione con il Museo Egizio di Torino.

Saqqara
Mehu

Attraverso alcune opere realizzate in questo sito negli anni 1820 fino all’anno 1870 sono stati traferiti molti oggetti in Europa, ora esposti nei suoi musei. La missione viene in Egitto per studiare il sito e definire chi sono i proprietari delle tombe a cui appartengono i blocchi trasportati in Europa.

Un’altra missione del Museo del Louvre di Parigi sta lavorando nel Serapeum, perché anche Mariette venne con una missione francese a Saqqara intorno al 1850: questa è la continuazione dei lavori della missione francese che iniziò oltre un secolo e mezzo fa.

La missione ceca, invece, sta lavorando ad Abu Sir facendo un ottimo lavoro nel cimitero del sito risalente alla XXVI e alla XXVII dinastia.

In generale, ora c’è maggior interesse per gli studi scientifici e, quindi, vengono fatte più valutazioni e comparazioni tra cosa abbiamo e cosa c’è di nuovo nell’egittologia. Apprezziamo molto questi lavori ed abbiamo ottime collaborazioni al fine di ottenere nuove informazioni sull’antico Egitto.

Secondo Lei, quale ruolo gioca Saqqara nella conservazione e nella promozione del ricco patrimonio culturale egiziano?

Come detto, Saqqara è un sito molto importante, perché noi lo consideriamo un “piccolo Egitto”. Possiamo trovare tutta l’antica civiltà egizia a Saqqara, rappresentando, quindi, tutta l’antica storia egizia dall’unificazione: tombe del Periodo Arcaico, tombe del Regno Antico, piramidi del Regno Antico, tombe del Nuovo Regno e anche tombe del Periodo Tardo, oltre ai templi. Tutto questo rappresenta la lunga storia dell’Egitto ed ecco perché Saqqara è uno dei luoghi archeologici più importanti.

Secondo la mia opinione, Saqqara, insieme a Luxor, gioca un ruolo molto importante per le antichità dell’antico Egitto e insieme sono una preziosa eredità per il nostro Paese.

Saqqara
Raia – sarcofago di pietra
Può descrivere il processo di scavo e conservazione dei manufatti trovati a Saqqara?

Saqqara è un sito molto ricco e in ogni luogo in cui si lavora, si possono trovare tombe e oggetti. Noi dividiamo Saqqara in diverse zone e ognuna è importante perché contiene molte tombe di differenti epoche e, a volte, scopriamo tombe completamente intatte. Abbiamo un ottimo team dedicato alla conservazione dei reperti, che lavora per salvare gli oggetti rinvenuti. A volte, il materiale scoperto viene trasferito in altri musei come, ad esempio, quello di Sharm el-Sheikh, il Museo Egizio di piazza Tahrir, il Grand Museum (GEM) e anche il Museo Nazionale della Civiltà Egizia.

Quali sono i piani futuri per il sito di Saqqara e come sarà sviluppato per attirare più turisti e ricercatori?

Abbiamo fatto molti lavori a Saqqara e abbiamo numerosi progetti per la conservazione delle antichità. In particolare, stiamo lavorando ad un grande progetto al Serapeum e ad un altro per il restauro e la conservazione del complesso del re Djoser e della piramide a gradoni, sia all’esterno che all’interno, oltre alle numerose tombe del sito.

Saqqara
Raia – sarcofago di pietra – Angela Tibiletti

Abbiamo anche costruito una strada che passa dall’area sud di Saqqara, in modo che, nel prossimo futuro, i turisti possano visitare Saqqara direttamente dal Grand Museum (GEM) e dalla piana di Giza seguendo un percorso di circa 20 minuti, evitando le strade trafficate intorno all’area delle piramidi e risparmiando tempo nel trasferimento. I turisti potranno più facilmente visitare il Serapeum, entrare nella piramide a gradoni e visitare le tombe dell’area sud.

Inoltre, stiamo ultimando il restauro di alcuni siti archeologici e di alcune tombe che apriremo per i turisti, in particolare nel Bubasteion, nell’area di Unas e nel cimitero della piramide di Teti.

C’è grande attesa per l’inaugurazione del nuovo Grande Museo Egizio. Secondo Lei, cosa significherà l’apertura del Nuovo Museo (GEM) per l’Egitto e per il mondo intero? Quale sarà il ruolo delle scoperte di Saqqara nel nuovo museo?
Saqqara
Maya, tesoriere di Tutankhamon

Il Grand Museum (GEM) è il nostro grande sogno, perché saranno esposti più di 60.000 reperti appartenenti alla storia dell’antico Egitto. È stato costruito su un’area molto vasta e stiamo lavorando da molti anni per terminare questo museo che è uno dei migliori al mondo. Non vediamo l’ora di inaugurarlo entro quest’anno.

Parte degli scavi di Saqqara si prevede che siano esposti nel Grand Museum e, in particolare, abbiamo trasferito circa 70 sarcofagi in legno rinvenuti dai nostri scavi a Saqqara, oltre ad alcune statue, realizzate in vari materiali, e reperti in legno.

Saqqara avrà sicuramente un ruolo molto importante nel nuovo Grand Museum grazie ai reperti che provengono dai nostri scavi.

Saqqara
Maya

Siamo al termine di questa interessantissima intervista. Ringraziando il dr. Mohammad Youssef per la sua gentile disponibilità e, in attesa dell’inaugurazione del Grand Egyptian Museum, vi invitiamo a visitare la bellissima terra d’Egitto e il sito archeologico di Saqqara che è, a nostro avviso, il sito archeologico storicamente più ricco e affascinante del Paese.

Oltre alla Piramide a gradoni e allo splendido colonnato, al quale si accede dall’unico ingresso della cinta muraria, si possono visitare, per menzionarne alcuni, il Separeum, sito funerario associato al culto del dio Apis, e diverse importanti tombe come quella di Maya, tesoriere del faraone Tutankhamon, o di Maya, la nutrice dello stesso faraone Tutankhamon.

Saqqara
Horemheb

Inoltre, la tomba di PtahHotep II, responsabile della giustizia e visir della V dinastia, la tomba di Ty, alto funzionario della V dinastia e una delle più importanti tombe del Regno Antico per la precisione delle iscrizioni e la conservazione dei colori, le tombe di Mehu e di Mereruka della VI dinastia durante il regno del faraone Teti, la tomba di Horemheb, costruita prima di salire al trono quando ricopriva la posizione di comandante in capo dell’esercito egiziano durante il regno di Tutankhamon e divenuto faraone dopo la morte di Ay, successore dello stesso Tutankhamon e ultima, ma non ultima, la tomba di Ankhmahor, chiamata la tomba dei dottori con scene di vita quotidiana di medici, artigiani, fabbri e gioiellieri.

Saqqara
Horemheb – dettagli
Saqqara
Horemheb – dettagli

Panorami d’Egitto è una nota pagina social di Facebook nata per divulgare la storia, la cultura e le tradizioni del Paese, fondata e gestita da Angela Tibiletti.
Clicca qui per aprire la pagina Facebook di Panorami d’Egitto.

Per altri articoli relativi all’Egitto clicca qui

Fonte testo intervista e fotografie: Angela Tibiletti

Redazione

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com