Thailandia: le novità del mese di maggio 2022!

Thailandia: le novità del mese di maggio 2022!
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Thailandia: scopriamo le novità di maggio comprese le nuove regole di ingresso per i viaggiatori internazionali, con la revoca dell’obbligo di test molecolari e quarantene

Maggio in Thailandia

Viaggiare in Thailandia a maggio ha i suoi vantaggi. È dei mesi di bassa stagione per il turismo: sono previsti sconti sulle tariffe delle camere e sui voli interni, le principali attrazioni turistiche sono meno affollate. Se stai programmando una visita in Thailandia a maggio, puoi aspettarti un clima ancora molto caldo in diverse zone del Paese, specialmente durante la prima metà del mese.

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Maggio in Thailandia vede anche il graduale passaggio dalla stagione calda alla stagione delle piogge (stagione verde) con un progressivo aumento della quantità di precipitazioni. Le piogge di maggio sono benvenute, pongono fine al lungo periodo di siccità e introducono condizioni climatiche più gradevoli.

Dove andare a maggio in Thailandia

Ovunque tu vada in Thailandia durante il mese di maggio, puoi aspettarti di vedere pioggia mista a periodi di clima caldo e soleggiato. Mantieniti idratato e, se stai visitando luoghi come Bangkok o Chiang Mai, potresti trovare condizioni più confortevoli e meno umide al mattino presto o nel tardo pomeriggio.

Se stai, invece, pianificando una vacanza al mare per maggio, la costa del Golfo di solito offre più sole e meno precipitazioni rispetto alla costa opposta delle Andamane. Ciò significa che Koh Samui e le isole del Golfo insieme a destinazioni sulla terraferma come Chumphon, Khanom e Hua Hin, possono essere tutte una buona scelta per una vacanza.

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Sulla costa delle Andamane, gli effetti del monsone di sud-ovest possono portare raffiche di vento e acquazzoni tropicali, soprattutto verso la fine del mese. Non piove in modo persistente e puoi comunque aspettarti di goderti anche molto sole durante una tipica vacanza di due settimane.  Sulla costa orientale della Thailandia le condizioni sono varie.

Pattaya e la vicina isola di Koh Samet vedono precipitazioni relativamente basse durante il mese di maggio, mentre più a est nella provincia di Trat, ci sono livelli poco più elevati di precipitazioni. Se stai visitando Koh Chang o una qualsiasi delle isole dell’arcipelago in questo periodo le condizioni meteo sono molto simili a quelle della costa sud-andamana.

Eventi e festival di maggio in Thailandia

Sebbene le date esatte dei festival in Thailandia possano spesso dipendere dal calendario lunare, maggio di solito ospita almeno un paio di eventi significativi.

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Il Visakha Bucha Day è l’evento più importante del calendario buddista e spesso cade a maggio. Visakha Bucha commemora tre eventi determinanti nella vita del Buddha, che si sono verificati tutti nel giorno di luna piena del sesto mese lunare (il mese di Visakha). Questa festa buddista segna il giorno in cui il Buddha nacque, raggiunse la sua illuminazione 35 anni dopo, e il giorno in cui morì ed entrò nel Nirvana. Il Visakha Bucha Day è un giorno festivo in tutta la Thailandia e importante occasione religiosa.

L’arrivo della stagione delle piogge e l’importanza del raccolto di riso vengono celebrati nel cuore delle coltivazioni del nord-est della Thailandia. Per incoraggiare le piogge e garantire un buon raccolto, in diverse località dell’Isaan si tengono i vivaci “Rocket Festival” (festival dei razzi). A Bangkok, la cerimonia dell’aratura reale, è un evento colorato ricco di tradizione che celebra simbolicamente semina e raccolta del riso.

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Destinazione mese della Thailandia: Chumphon

La provincia di Chumphon si trova nell’Istmo di Kra, la stretta lingua di terra che collega la penisola malese con l’Asia continentale. Nella sua parte occidentale confina con il Myanmar mentre l’est della provincia è formato da più di 200 chilometri di litorale: spiagge numerose ed opportunità per nuotare, prendere il sole, praticare la vela, il nuoto, le immersioni ed il parapendio.

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Chumphon è una destinazione ideale per coloro che sono alla ricerca di relax in un ambiente naturale e tranquillo.  La città di Chumphon, capoluogo della provincia, è la porta verso altre province meridionali e le isole del Golfo di Thailandia, in particolare Koh Tao, la destinazione più amata dai subacquei nel Golfo di Thailandia.

I siti che circondano le isole del Parco Marino Mu Koh Chumphon offrono ottime opportunità per le immersioni. I subacquei possono ammirare le affascinanti forme dei fondali marini oltre a giardini di corallo, pareti di rocce, grotte e pesci dalle colorazioni stravaganti. Si tratta di un mare ricco di plancton e la vita qui prolifera ad un ritmo impressionante. La visibilità varia a seconda della marea e delle condizioni climatiche. In una giornata favorevole può arrivare a 20 metri, ma con la bassa marea può ridursi anche a 6/8 metri.

Tra le spiagge più belle menzioniamo quelle dell’isolotto di Koh Phithak. L’isola dista solamente un chilometro dalla terraferma ma presenta delle particolari formazioni rocciose ed una bella barriera corallina. La provincia di Chumphon possiede anche molte foreste di mangrovie, che sono poi la casa di molte specie di volatili.

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In particolare, da settembre a novembre, è possibile osservare un gran numero di uccelli migratori lungo la costa: vogliono sfuggire al freddo inverno in Asia settentrionale e volare verso zone più calde come la Malesia, Singapore o in Indonesia. Il clima nell’area ha temperature medie abbastanza alte ed uniformi nel corso dell’anno, da 29 a 34 °C. Le precipitazioni vanno dai 56 mm del mese di marzo ai 380 mm del mese di novembre.

Spiagge ed isole della Thailandia

  • Ao Thung Makham. Le baie formano 2 semicerchi che si congiungono al centro. Proprio nel mezzo si trova una penisola disseminata di rocce di ogni forma e dimensione.
  • La spiaggia Sai Ree è popolare e molto bella. Si tratta di una spiaggia ampia e curva ed è una delle preferite dai residenti.
  • Parco nazionale di Mu Koh Chumphon. È stato istituito nel 1989 e copre un’area totale, fra spiagge e isole, di 31700 kmq. Le belle spiagge del parco includono Hat Thung Makham e Hat Sai Ri, Hat Arunothai, Hat Tong Khrok. Nel mare di fronte sono disseminate più di 40 isole come Koh Chorakhe, Koh Ngam, Koh Maphrao, Koh Mattra, Koh Thong. Su queste isole si trovano siti di immersione, spiagge di sabbia bianca e coralli, come ad esempio nell’isola Chorakhe nella parte settentrionale del parco. Attorno all’isola di Ngam ci sono perfette barriere coralline, interessanti per le immersioni.
  • Koh Maphrao è una piccola isola di sabbia bianca che si trova a 1 km dalla spiaggia di Sai Ri. Qui vale la pena di esplorare la bellissima barriera corallina che si estende verso ovest.
  • Koh Khai una piccola isola montuosa che dista 4 km da Hat Bo Mao, Koh Khai è circondata da molte piccole e belle spiagge. La vera bellezza dell’isola, tuttavia, si manifesta sotto la superficie dell’acqua cristallina: barriere coralline brulicanti di pesci e altra vita marina.

Miglior periodo per andare: da febbraio a settembre

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Nuove regole di ingresso in Thailandia per i viaggiatori internazionali

A partire dal 1° maggio la Thailandia ha revocato l’obbligo di test molecolari e quarantena per gli arrivi internazionali.

Il Centro thailandese per la gestione del COVID-19 (CCSA) ha approvato la revoca dell’obbligo di test RT-PCR (molecolari) per gli arrivi internazionali a partire dal 1 maggio 2022 e ha introdotto due nuovi schemi di ingresso personalizzati per viaggiatori vaccinati e non vaccinati-

L’Autorità del Turismo della Thailandia, TAT, fornirà maggiori aggiornamenti in dettaglio su www.tatnews.org quando le direttive saranno ufficialmente annunciate nella Royal Thai Government Gazette.

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Nuove regole di ingresso in Thailandia per i viaggiatori vaccinati:

I viaggiatori internazionali completamente vaccinati già dallo scorso 1°aprile non erano più tenuti a mostrare la prova di un test molecolare negativo effettuato prima della partenza. Con il nuovo provvedimento non dovranno sottoporsi al RT-PCR all’arrivo. I viaggiatori devono comunque registrarsi tramite https://tp.consular.go.th/ e presentare un certificato completo di vaccinazione COVID-19 e una polizza assicurativa con copertura non inferiore a US $ 10.000 (ridotta da US $ 20.000).

Una volta arrivati in Thailandia, saranno liberi di andare ovunque nel regno.

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Nuove regole di ingresso in Thailandia per i viaggiatori non vaccinati:

Anche i viaggiatori internazionali non vaccinati o non completamente vaccinati non dovranno sottoporsi a un test Covid all’arrivo.

Sono tenuti a registrarsi per ottenere il Thailand Pass presentando una prenotazione alberghiera di 5 giorni e una polizza assicurativa con copertura non inferiore a US $ 10.000. Una volta arrivati in Thailandia, rimarranno in quarantena per 5 giorni per poi effettuare un test RT-PCR il giorno 5.

Viene fatta eccezione per i viaggiatori non vaccinati che mostrano la prova di un test RT-PCR negativo effettuato entro 72 ore dal viaggio tramite il sistema Thailand Pass. In questo caso saranno anch’essi liberi di recarsi ovunque nel regno.

Mentre si trovano in Thailandia, raccomandiamo ai viaggiatori di seguire rigorosamente gli standard di salute e sicurezza. Se accusano sintomi simili al COVID devono sottoporsi al test. Se risultano positivi, è opportuno che ricevano l’assistenza appropriata.

Si prega di notare che le informazioni devono servire solo come riferimento. È particolarmente importante controllare regolarmente sulla fonte ufficiale del TAT www.tatnews.org per rimanere aggiornati su quella che rimane una situazione molto fluida e in rapido cambiamento.

Viaggio nella storia sulla Ferrovia della Morte

Prendete lo “slow train” dalla stazione di Bangkok Thonburi e viaggiate verso ovest nella pittoresca provincia di Kanchanaburi per un appuntamento con la storia. La prima parte del tragitto offre un’altra prospettiva sulla capitale thailandese viaggiando attraverso i sobborghi occidentali prima di raggiungere l’incrocio di Nong Pladuk nella provincia di Ratchaburi. Ed è qui, a circa 50 miglia a ovest di Bangkok, dove la diramazione si dirige a nord-ovest verso Kanchanaburi che inizia la vostra esperienza sulla storica Ferrovia della Morte.

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La costruzione della ferrovia Thailandia-Birmania

Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’esercito giapponese occupò territori che andavano da Singapore fino alla Birmania. Per rifornire le proprie forze in Birmania e prepararsi ad un attacco alle truppe britanniche in India, l’esercito giapponese voleva stabilire una rotta terrestre che evitasse le rotte marittime alternative dove erano attive le navi alleate.

Con la linea ferroviaria già operativa tra Singapore e Bangkok, i giapponesi decisero di costruire un’ulteriore diramazione a ovest della capitale e che sarebbe poi andata a nord verso la Birmania. La ferrovia Thailandia-Birmania fu costruita nel periodo 1942-43 tra Nong Pladuk (Thailandia) e Thanbuyazat (Birmania), coprendo una distanza di circa 420 km.

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Si stima che 240.000 uomini siano stati costretti a lavorare sulla ferrovia Thailandia-Birmania. Più di 60.000 prigionieri di guerra alleati (POW) hanno avviato il progetto e nella fretta di completare la linea, altri 180.000 uomini furono arruolati ai lavori forzati.

Con cibo e forniture mediche inadeguate e costrette a lavorare per lunghe ore in condizioni selvagge, migliaia di persone morirono di colera, dissenteria, malaria, fame o esaurimento. Il numero esatto di morti non è noto, ma gli storici parlano di almeno 90.000 operai e più di 12.000 prigionieri di guerra uccisi. Le cupe statistiche hanno portato la linea a essere soprannominata la “Ferrovia della morte”.

Il percorso

Dopo la guerra, gran parte della linea fu riparata e ancora oggi è utilizzata per i servizi passeggeri locali tra Bangkok e il capolinea a Nam Tok. Sebbene la ferrovia oltre Nam Tok non sia più in servizio, sezioni come il famigerato Hellfire Pass (Konyu Cutting) sono state recuperate e conservate come parte del Hellfire Pass Memorial Museum. Intraprendere un breve viaggio sulla Ferrovia della Morte è un’esperienza emozionante soprattutto durante l’attraversamento del ponte sul fiume Kwai e dell’incredibile viadotto Wang Po.

Il Ponte sul fiume Kwai

Una delle principali attrazioni turistiche di Kanchanaburi ha una storia affascinante. Il ponte è diventato famoso in tutto il mondo quando è apparso nel film di David Lean del 1957, The Bridge on the River Kwai. Sebbene la pellicola fosse vagamente basata su personaggi della vita reale che lavorarono alla Ferrovia della Morte, non è una rappresentazione fedele della storia

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 La fama del film e il conseguente aumento del turismo nell’area di Kanchanaburi ha creato una situazione difficile per le autorità thailandesi perché non esisteva un fiume chiamato “Kwai”. Quando i turisti iniziarono ad arrivare a Kanchanaburi, il fiume dove si trova il ponte si chiamava in realtà Mae Khlong.

Negli anni ’60, le autorità thailandesi hanno escogitato una soluzione creativa ribattezzando il fiume in “Khwae Yai” (sono due i fiumi affluenti, Khwae Yai e Khwae Noi, che sfociano nel Mae Khlong). Ma a causa dei diversi modi in cui il thailandese viene traslitterato in inglese, “Kwai” è stato utilizzato nelle traduzioni e per molti, questo è il nome e la pronuncia che è rimasta.

Durante la guerra furono costruiti due ponti a Kanchanaburi. All’inizio del 1943 fu completata la costruzione di un ponte temporaneo in legno mentre il ponte in cemento e acciaio fu terminato pochi mesi più tardi.Tuttavia, le bombe alleate danneggiarono il ponte e le riparazioni furono effettuate con l’installazione di campate a linee rette, mentre le campate curve sono quelle originali che i giapponesi trasportarono da Java.

Visitando Kanchanaburi, consigliamo di partecipare all’annuale “Festival del ponte sul fiume Kwai” e alla Fiera della Croce Rossa. L’evento si tiene solitamente dalla fine di novembre fino all’inizio di dicembre con uno spettacolo di luci e suoni che illumina suggestivamente il ponte.

Il viadotto Wang Po e Tham Krasae

Un incredibile tratto di binari attende i passeggeri mentre il treno esce dalla città di Kanchanaburi e prosegue verso Tham Krasae. Con il fiume Khwae Noi da un lato, rocce e fitta giungla dall’altro, la ferrovia è sopraelevata su una serie di impressionanti palafitte di legno che formano il viadotto Wang Po.

Questa sezione mozzafiato del binario è stata originariamente costruita da prigionieri di guerra costretti a lavorare in condizioni inimmaginabili utilizzando solo strumenti di base. La maggior parte degli uomini che hanno lavorato su questo tratto sono morti. Oggi, questo è un luogo straordinariamente bello con ampie vedute del fiume e uno sfondo lussureggiante di verdi colline. Ma quando lo si attraversa con il treno o semplicemente si cammina lungo i binari, non si riesce a non pensare agli orrori che hanno avuto luogo qui.

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I passeggeri possono scendere dal treno alla stazione di Tham Krasae, ammirare le viste spettacolari o meditare sulla tragica storia della ferrovia. Prima che il treno torni a Tham Krasae per il viaggio di ritorno a Kanchanaburi e Bangkok, c’è tempo per camminare lungo il single track fino alla grotta che un tempo era un rifugio per i prigionieri di guerra che lavoravano su questa sezione della ferrovia. Un’immagine di Buddha all’interno della grotta suggerisce che si tratta di una tranquilla area di contemplazione.

Hellfire Pass

La linea passeggeri termina a Nam Tok, ma originariamente la ferrovia continuava fino alla Birmania, attraversando l’Hellfire Pass. Proprio qui consigliamo la visita dell’Hellfire Pass Memorial Museum: apprezzerete di più la storia di quest’area e la dura realtà della vita di chi lavorò alla ferrovia. Questa è stata una delle sezioni più difficili della pista da posare con prigionieri di guerra e lavoratori asiatici che avevano bisogno di tagliare la solida roccia.

Qui si lavorava 24 ore su 24 e di notte si accendevano lampade a olio e fuochi. Le fiamme, il rumore delle trivellazioni e la vista di uomini malnutriti costretti a lavorare in condizioni spaventose erano una scena infernale: ecco perché il tratto di ferrovia conosciuto come “Konyu Cutting” è meglio conosciuto come Hellfire Pass.

Finita la guerra, la linea ferroviaria è stata bonificata dalla giungla, ma il sito fu riscoperto solo negli anni ‘80 grazie agli sforzi di un determinato gruppo di ex prigionieri di guerra australiani che sono tornati in Thailandia. Con il successivo aiuto del governo australiano e la benedizione delle autorità thailandesi, Hellfire Pass è diventato un sito commemorativo per onorare coloro che hanno perso la vita qui.

Costruito e mantenuto dal governo australiano, l’Hellfire Pass Memorial Museum e il percorso pedonale sono stati aperti nel 1998. Ristrutturato nel 2018, il sito è dedicato ai prigionieri di guerra alleati e ai lavoratori asiatici che hanno sofferto e sono morti a Hellfire Pass durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nove ristoranti thailandesi nella prestigiosa lista dei “50 migliori ristoranti in Asia” 2022

L’Autorità del Turismo della Thailandia (TAT) è lieta di comunicare che l’edizione 2022 appena pubblicata dei “50 migliori ristoranti in Asia” presenta nove ristoranti thailandesi, di cui quattro nella top 10 della classifica. Come Paese, la Thailandia ha il secondo maggior numero di voci presenti nella prestigiosa lista, dopo il Giappone con 11 voci e davanti a Singapore con sette.

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L’inclusione di nove ristoranti in Thailandia tra i 50 migliori in Asia è davvero un risultato notevole ed è rappresentativo della fantastica qualità e diversità culinaria del Paese. Questo riconoscimento si adatta perfettamente anche alla promozione della cucina thailandese come elemento chiave della campagna “Visit Thailand Year 2022: Amazing New Chapters” del TAT.

L’elenco dei 50 migliori ristoranti asiatici del 2022 è stato svelato a fine marzo in tre eventi simultanei che hanno riunito chef, ristoratori, VIP del settore e media a Bangkok, Macao e Tokyo.

Al primo posto tra i ristoranti thailandesi troviamo il ristorante Sorn situato nel Sukhumvit Soi 26 di Bangkok. Lo stesso ristorante che si è assicurato il secondo posto nell’elenco dei migliori 50 ristoranti della regione asiatica con il suo “cibo thailandese meridionale senza pari con un servizio impeccabile”. Gli altri tre ristoranti thailandesi nella top 10 sono Le Du al 4° posto, Sühring al 7° e Nusara al 10°; tutti situati a Bangkok.

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Altri quattro ristoranti thailandesi hanno segnato il loro debutto nella lista dei 50 migliori: Blue di Alain Ducasse al 25° posto, Sushi Masato al 29°, Samrub Samrub Thai al 31° e Raan Jay Fai al 46°. Tutti operativi nella capitale, così come Gaa, che si è classificato al 33° posto nella lista.

La classifica 51-100 dei ristoranti asiatici includeva anche Baan Tepa e Quince di Bangkok, rispettivamente all’86° e al 91° posto, mentre Pru, una stella Michelin di Phuket, ha debuttato al 61° posto e Lerdtip Wang Hin all’87° posto.

Ricette thailandesi: pollo alla griglia con citronella e curcuma

Il pollo alla griglia (gai yang) è un piatto gustoso e popolare che si può trovare in tutta la Thailandia. Diverse regioni hanno la loro interpretazione di questo semplice piatto con diverse marinate utilizzate per rendere il pollo più succulento. Anche se il gai yang può essere consumato da solo, il classico modo thailandese di gustare questo piatto è con riso glutinoso (khao niao) e insalata di papaya (som tam).

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In questa ricetta che vi presentiamo, per la marinata di pollo vengono utilizzati curcuma (khamin), aglio (kratiem) e citronella (takrai). Questi ingredienti aiutano la digestione e contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario. Se servito con insalata di papaya, si ottengono ulteriori benefici per la salute aiutando a combattere i batteri.

Ingredienti:

  • 180 g di petto di pollo
  • 2 spicchi d’aglio, affettati finemente
  • 2 gambi di citronella, affettati finemente
  • 1 cucchiaino di pepe nero in grani
  • ½ cucchiaino di curcuma in polvere
  • 3 cucchiaini di salsa di soia biologica

Procedimento:

Pasta di lemongrass

Tagliare la citronella a pezzetti.

Usando un mortaio e un pestello, unire insieme i grani di pepe nero, la citronella e l’aglio fino a quando tutti gli ingredienti non diventano una pasta ben amalgamata.

Marinata

Mettere 1 cucchiaio di pasta di citronella nella ciotola, aggiungere la polvere di curcuma e la salsa di soia, quindi mescolare bene.

Mettere a marinare il petto di pollo nella ciotola, strofinare la salsa a coprire il petto di pollo. Quindi conservare in un contenitore in frigorifero per una notte.

Pollo grigliato

Scaldare la padella/griglia, usare il fuoco medio quindi spennellare la padella con un po’ d’olio.

Grigliate bene il pollo su entrambi i lati, poi abbassate la fiamma e coprite la padella con un coperchio e lasciate sul fuoco per circa 6-8 minuti a seconda delle dimensioni del petto di pollo.

Una volta che il pollo è cotto, lasciarlo riposare per qualche minuto prima di affettarlo. Servire con insalata di papaya e riso glutinoso.

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Fonte: Ente Nazionale per il Turismo Thailandese

Redazione

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