VALLADOLID – TRE CHIAVI PER CAPIRE LA CITTADINA DELLA SPAGNA

VALLADOLID – TRE CHIAVI PER CAPIRE LA CITTADINA DELLA SPAGNA
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Valladolid: Capitale della Corte nel Secolo d’Oro spagnolo
Per arrivare al cuore di Valladolid questi sono i tre elementi che devi conoscere

CAPITALE DEL REGNO

Nelle sue strade si respira aria regale. Valladolid ha avuto un ruolo di primo piano nei principali eventi della storia di Spagna. Luogo di nascita di Felipe II; capitale del Regno di Spagna con Felipe III e luogo di nascita di suo figlio Felipe IV; nonché celebrazione del matrimonio dei Re Cattolici nel XV secolo e rifugio di Cristoforo Colombo per diversi anni, dove morì e fu sepolto.

CITTÀ DI STORIA E ARTE

Monarchi, cortigiani, i migliori artisti e architetti plastici e scrittori rinomati hanno avuto soprattutto Valladolid come città di residenza. Conserva quindi un importante patrimonio monumentale nel suo centro storico offrendo al visitatore un autentico viaggio attraverso i secoli.

CITTÀ DELLA CULTURA

Valladolid ospita numerosi eventi culturali dalla Settimana Internazionale del Cinema (SEMINCI) alla riconosciuta Settimana Santa, dichiarata di Interesse Turistico Internazionale. Con una grande tradizione letteraria, Valladolid è anche conosciuta come la città dove si parla il castigliano più puro.

Cosa vedere?

Il carattere pedonale del suo centro urbano è un invito irresistibile a passeggiare tra parchi e piazze, incontrando arte e storia. Ogni angolo è curato, i colori vivaci, l’atmosfera è armoniosa, complici la cordialità e l’ospitalità della gente del luogo.

Nel cuore della città, presieduta dalla statua del conte Ansúrez, si trova la Plaza Mayor, del XVI secolo. È considerata come la prima Plaza Mayor regolare in Spagna, e utilizzata come modello per altre piazze come Salamanca o Madrid. All’epoca era la Piazza del Mercato e il luogo ove si svolgevano tra gli svariati tipi di feste, sia civili che religiosi, nonché le dimostrazioni di atto di fede. Attualmente è la sede del municipio.

Da Plaza Mayor si continua verso l’incompiuta Cattedrale. Il progetto originale fu commissionato dal re Felipe II all’architetto Juan de Herrera nel XVI secolo. Ma la morte di entrambi lasciò incompleta la chiesa, il cui corpo centrale fu inaugurato solo nel 1668. Anni dopo, nel 1730, il maestro Churriguera concluse i lavori della facciata principale. All’interno, la cappella maggiore custodisce una magnifica pala d’altare realizzata nel 1562 da Juan de Juni.

Nei dintorni della cattedrale si trovano la chiesa di Santa María la Antigua, con la sua caratteristica torre romanica con la punta a forma piramidale, l’edificio dell’Università (sec. XVIII), la cui facciata barocca è decorata da diversi simboli accademici, e il Collegio di Santa Cruz che, oltre ad ospitare una preziosa biblioteca con manoscritti del X secolo, rappresenta una delle prime manifestazioni del rinascimento spagnolo.

La Piazza di San Pablo è tappa obbligatoria in questo percorso di arte e storia. Imponente è la chiesa di San Pablo con la sua portentosa facciata. Costruita nel XV secolo, vede l’incoronazione dei re di Castiglia: Doña Juana I, figlia dei Re Cattolici, e suo marito, Felipe el Hermoso. I tratti reali si riflettono anche nel Palazzo di Pimentel, che ha visto la nascita di Felipe II nel 1527 e il Palazzo Reale, a suo tempo il più sontuoso dei palazzi di Valladolid, residenza del re Carlos V e testimone di numerosi eventi importanti.

Nella stessa zona spicca uno degli edifici più belli della città: il Collegio di San Gregorio, fondato dalla regina Isabel La Cattolica come scuola di teologia. In questo edificio, nel 1550, si tenne la “Controversia de Valladolid”, dibattito storico sull’anima umana, la prima volta nella storia in cui si sollevò il valore dell’uguaglianza tra gli uomini. Oggi è la sede del Museo Nazionale di Scultura.

Cosa mangiare?

Ormai conquistato dall’eleganza di Valladolid e dalla sua profondità storica e culturale, il visitatore non può che perdersi ancora una volta tra i vicoli del centro, per esplorarne le tradizioni e l’aspetto gastronomico.

Valladolid è nota per la sua ricchezza gastronomica ed enologica. Le “tapas” hanno conferito fama internazionale alla gastronomia di Valladolid, detentrice del titolo di Capitale della Tapa. Basta dire che la città è sede ogni anno, a novembre, del Concorso Nazionale di Pinchos e Tapas, di carattere nazionale e internazionale, considerato il maggiore showcooking dal vivo del Paese.

La qualità delle proposte, l’ampia offerta e l’atmosfera amichevole che si respira nei bar rendono le tapas a Valladolid un’esperienza unica. Ce ne sono diverse zone di tapeo nei dintorni di Plaza Mayor, di Plaza Martí y Monsó, Portugalete, Universidad o San Martín. Si può passare dall’una all’altra a piedi e godersi la combinazione sensoriale tra gastronomia, vini dalle cinque denominazioni di origine che si uniscono nella provincia (D.O. Ribera del Duero, D.O. Rueda, D.O. Toro, D.O. Cigales e D.O. León) e patrimonio, poiché queste zone di tapas si trovano nel centro storico di Valladolid.

Il Mercato del Val risiede in un palazzo del XIX secolo e combina un mercato tradizionale (il più antico e conservato della città) con i gastrobar che sorprenderanno il più esigente dei palati. Qui il gourmet si sposa divinamente con le pietanze tipiche (per maggiore informazioni qui).

Il pezzo forte della cucina vallisoletana? Indubbiamente il lechazo, ovvero, l’agnellino arrostito in forno da legna con acqua e sale che sarà una delizia per i buongustai, accompagnato dalle molte varietà di pane artigianale. Come antipasto, è consigliato deliziarsi con una zuppa castigliana, piatto umile ma squisito, mantenuto da secoli. Nella nostra visita a Valladolid non dobbiamo dimenticare di assaggiare i famosi piatti di selvaggina, i formaggi, l’ampia varietà di legumi, i gustosi pinoli e la deliziosa offerta di dolci tipici, come i Mantecados de Portillo, las pastas empiñonadas e le tradizionali ciambelle all’anice. Una delizia invitante da non perdere.

Cosa fare?

Valladolid festeggia durante l’anno 2020 il centenario della nascita (1920-2020) di uno dei suoi più celebri scrittori, Miguel Delibes, Premio Nazionale di Letteratura nel 1955.

Perché non approfittare di questo momento per addentrarsi nel suo universo letterario attraverso l’itinerario “El Hereje” .  Scopri Valladolid dallo sguardo di Cipriano Salcedo, protagonista dell’ultimo romanzo di Delibes, “El Hereje” (L’Eretico). Ci porterà attraverso le enclavi più storiche della città natale dello scrittore. Una trama di fantasia, ma con un background storico, che ci farà riflettere sulla tolleranza.

Uno dei polmoni della città è Campo Grande. Nel 1877, su iniziativa del sindaco Miguel Íscar, questo giardino storico romantico, raggiunse un’estensione di più di 115.000 m2. Vale la pena concedersi qualche minuto di contemplazione della sua flora e fauna, oltre ad alla maestosa ricchezza decorativa, busti e statue dedicati a illustri personaggi di Valladolid.

I musei della città sono un’altra attività degna di attenzione. Spiccano il Museo Nazionale di Scultura, che ha sede nel collegio di San Gregorio, è veramente un gioiello per gli amanti dell’arte. Questo splendido edificio spicca per la sua esposizione di sculture in legno policromo, la più grande al mondo, le cui opere sono realizzate da artisti come Alonso Berruguete e Gregorio Fernández, e si estende a due edifici nei dintorni, il Palacio de Villena e la Casa del Sol.

Il Museo di Arte Contemporanea Spagnola, ubicato nel Patio Herreriano, uno dei chiostri dell’antico Monastero di San Benito, del XIV secolo, conserva oltre 800 dipinti e sculture del XX secolo.

Per conoscere la città si possono anche realizzare le visite turistiche guidate organizzate dall’Ufficio del Turismo, consultando il sito www.info.valladolid.es; tour storici, notturni, sceneggiati, nonché una visita alla torre della cattedrale da dove si scorge una veduta mozzafiato di Valladolid dal punto più alto della città.

Valladolid è un’attiva città moderna con una spiccata qualità di vita, un patrimonio importante e una ricca agenda culturale per tutto l’anno. Se sei un amante delle due ruote, l’appuntamento di Pingüinos a gennaio è d’obbligo; migliaia di motociclisti da tutto il mondo si incontrano a Valladolid.

Il Festival Internazionale di Teatro e Arte di Strada (TAC) si svolge per le strade della città a maggio dove le migliori compagnie teatrali nazionali e internazionali mostrano il meglio del loro repertorio.

Perché non dedicare una sera ad uno spettacolo al Teatro Calderón? Ospita durante la stagione spettacoli di teatro, opera, zarzuela, danza, balletto, flamenco e jazz oltre ad essere la sede, a ottobre, della Settimana Internazionale del Cinema di Valladolid (SEMINCI) uno dei festival cinematografici più antichi e prestigiosi d’Europa. Un vero polo culturale in città.

Cosa comprare?

Senza dubbio uno dei prodotti tipici di Valladolid è il vino. Ribera del Duero, Rueda, Cigales … Con questi riferimenti, qualsiasi amante del buon vino non potrà privarsi del capriccio di acquistare un vino di Valladolid. I visitatori che amano il buon vino possono anche scegliere uno degli itinerari enoturistici e acquistarlo nelle cantine della provincia.

Lo shopping a Valladolid è anche un ottimo programma che può essere combinato con altre attività turistiche. Passeggiando per il centro storico possiamo scorgere negozi e boutique di tutti gli stili per goderci una giornata di shopping. L’opzione migliore è visitare il centro della città. Questo quartiere è costellato di negozi di abbigliamento, gioiellerie e negozi delle migliori marche e la sua vicinanza al centro città lo rende un’opzione perfetta.

Nei dintorni della Cattedrale, adiacente a via Fray Luis de León e Via Castelar, si trova il maestoso Pasaje Gutiérrez, del XIX secolo. È l’unica galleria commerciale della città e tra le poche costruite in Spagna. Entrare li è percorrere un’altra epoca.

Inoltre, puoi scommettere sulla sostenibilità consumando nei locali che compongono “L’Itinerario commerciale solidale e bio di Valladolid”, così come nei mercati storici della città.  Fare shopping a Valladolid è una garanzia di fiducia.

Fonte: Ufficio Spagnolo del Turismo – Roma

Redazione

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