Antico Egitto: pitture rupestri di 12.000 anni fa in una grotta nel Sinai

Antico Egitto: pitture rupestri di 12.000 anni fa in una grotta nel Sinai
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Migliaia di scene in una grotta al di fuori di ogni rotta commerciale, perciò ancora integre, ben conservate: mani, animali, figure umane disegnate nell’Antico Egitto in un lungo arco di tempo.

Antico Egitto, pitture rupestri in una grotta del Sinai. | MINISTERO DEL TURISMO E DELLE ANTICHITÀ DELL’EGITTO

Spettacolari pitture rupestri, di molti periodi diversi, sono state rinvenute in una grotta nel Sinai (Egitto), in un eccezionale stato di conservazione – favorito sia dal clima sia dal fatto che la grotta, relativamente piccola e con un accesso oggi piuttosto disagevole, nel corso del tempo è venuta a trovarsi fuori da ogni percorso commerciale e storico, conservando così tesori dell’Antico Egitto. Il centro abitato più vicino, Santa Caterina, ai piedi dell’omonimo monastero, si trova a circa 30 chilometri di distanza e conta poche migliaia di abitanti, e a poche decine di chilometri si trova anche il sito archeologico di Sarabit el-Khadem, che è ciò che resta di un insediamento noto nell’antichità per le cave di pietre preziose, in particolare per il turchese. La scoperta è stata illustrata dal Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano con un post su Facebook.

Antico Egitto, deserto del Sinai: l’ingresso della grotta dove sono state trovate migliaia di pitture rupestri di molti periodi differenti. | MINISTERO DEL TURISMO E DELLE ANTICHITÀ DELL’EGITTO

MOLTE PAGINE DI STORIA. Sulle pareti della grotta le pitture sono per lo più di colore rosso scuro e, stando alle prime datazioni, hanno un’età compresa tra i 10.000 e i 5.500 anni avanti Cristo, mentre sul soffitto vi sono scene più recenti, risalenti anche a circa 3.200 anni prima di Cristo. Sono per lo più animali, in particolare asini, ma sono raffigurati anche soggetti femminili e un gran numero di mani.

Nella grotta sono stati trovati numerosi resti di animali: ciò significa, secondo gli archeologi, che era utilizzata come rifugio dai nomadi. Le autorità egiziane hanno fatto sapere che le ricerche continueranno a lungo anche nell’area circostante, perché la scoperta è tra le più significative per quantità e qualità delle pitture, anche se non sono le più antiche mai ritrovate nel Paese, che risalgono a 17.000 anni fa.

Fonte: focus.it – Luigi Bignami

Redazione

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