Dahshur, Egitto: la necropoli che ospita le due straordinarie piramidi del faraone Snefru

Dahshur, Egitto: la necropoli che ospita le due straordinarie piramidi del faraone Snefru
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Costruite oltre 4600 anni fa, la piramide Romboidale e la piramide Rossa spiccano per imponenza e bellezza nel sito di Dahshur!

Dahshur
Piramide Romboidale

Sulla riva occidentale del Nilo, a breve distanza da Saqqara e da Giza, la necropoli di Dahshur si presenta ai visitatori con un sito di notevole interesse archeologico, con stupendi e antichi complessi piramidali, siti funerari dedicati a tombe di nobili, ottimamente conservati, oltre ad un villaggio di funzionari e operai, situato tra l’area a sud di Saqqara e il sito di Mazghuna.

Dahshur
Piramide Rossa

Le piramidi Romboidale e Rossa sono sicuramente i monumenti funerari di maggior interesse artistico e archeologico nella necropoli di Dahshur.

Circondata dalla sabbia del deserto, Dahshur ricopre una zona abbastanza estesa su un terreno piuttosto cedevole che causò notevoli problemi di assetto soprattutto nella costruzione delle piramidi presenti nel sito.

Inoltre, sulla riva destra del Nilo, non lontano da Dahshur, precisamente nella località di Wadi Al-Garawi, sono stati rinvenuti i resti di una diga, considerata la più antica del mondo, in quanto risale alla IV dinastia, dal 2620 a.C. al 2500 a.C.; si ritiene che le dimensioni originarie fossero di 50 metri di altezza e 100 di lunghezza, misure notevoli considerata la datazione dell’opera!

I complessi piramidali di Dahshur risalgono ad epoche diverse, sia all’Antico Regno che al Medio Regno, e sono dei veri capolavori architettonici. Elencati da nord a sud troviamo:

  • Piramide di Sesostri III – XII dinastia
  • Piramide rossa – IV dinastia – del faraone Snefru
  • Piramide di Amenemhat II – XII dinastia – Nota come “Piramide Bianca”
  • Piramide sconosciuta del Medio Regno
  • Piramide di Amenemhat III – XII dinastia – Nota come “Piramide Nera”
  • Piramide Romboidale – IV dinastia – del faraone Snefru
  • Piramide di Ameny Qemau – XIII dinastia
  • Altri complessi sconosciuti – risalenti probabilmente alla XIII dinastia

Nella necropoli di Dahshur sono presenti elementi architettonici inediti che comparvero per la prima volta nel corso della IV dinastia, quali la piramide satellite, il tempio funerario, la rampa processionale e il tempio a valle situati nell’area intorno alla piramide Romboidale.

Dahshur
La piramide Rossa vista dalla piramide Romboidale

Inoltre, nel sito di Dahshur, rispetto alla III dinastia, fu cambiato l’orientamento dei complessi funerari, non più da nord a sud, ma da est a ovest in linea con il movimento del sole, riproducendo, in tal modo, lo stesso percorso effettuato idealmente dal faraone, identificato con l’astro solare, nel suo eterno cammino verso la vita ultraterrena, l’alba e il tramonto, la nascita e la morte.

Evoluzione architettonica a Dahshur

A Dahshur avvenne un’importante transizione nell’evoluzione della costruzione delle piramidi: si passò dalla piramide a gradoni, come quella del meraviglioso complesso funerario di Djoser nella necropoli di Saqqara, che presenta sei mastabe sovrapposte, alla forma architettonica della piramide classica.

L’artefice di questa evoluzione fu il faraone Snefru, padre di Cheope, vissuto dal 2620 a.C. al 2595 a.C. durante la IV dinastia nell’Antico Regno.

Piramide di Meidum – foto Wikipedia

Dopo un tentativo, non proprio riuscito, di edificare la piramide di Meidum, che collassò durante la realizzazione, il faraone Snefru scelse l’area di Dahshur per costruire le sue innovative piramidi. La prima fu quella Romboidale, con i lati che presentano una doppia pendenza e la seconda fu quella Rossa, dalle linee canoniche perfette, costruite in pietra, materiale che ha favorito la conservazione di entrambe a differenza di altri monumenti presenti nel sito di Dahshur.

C’è qualcosa di speciale nell’esplorare i passaggi silenziosi e antichissimi all’interno delle due piramidi del faraone Snefru, frutto dell’ingegno architettonico e artistico che ha sempre caratterizzato gli antichi Egizi

La piramide Romboidale

Dahshur

La piramide Romboidale fu inizialmente costruita seguendo un’inclinazione di 54°46′. Si ritiene che a causa del terreno cedevole, non adatto a sostenere il peso della costruzione, a 49 metri d’altezza gli architetti egizi ne modificarono il progetto in corso d’opera e corressero l’angolazione dei lati esterni portandola a 43°, per garantirne la stabilità.

La famosa piramide di Dahshur è alta 105 metri, circa 23 metri in meno rispetto al progetto iniziale. È possibile ancora oggi apprezzare parte del rivestimento in pietra calcarea bianca, proveniente da Tura, che originariamente rivestiva tutti i suoi quattro lati. Le due camere sepolcrali interne del monumento funerario sono poste ad altezze diverse, una al di sopra del livello del suolo e una sotterranea e vi si accede attraverso due corridoi che partono da due ingressi distinti originari, uno a nord ed uno ad ovest, collegati tra loro da un cunicolo lungo 18 metri che presenta un dislivello di 5 metri.

Dahshur

Dall’ingresso a nord, collocato ad una altezza di circa 12 metri, si accede, attraverso un’anticamera, alla camera sepolcrale situata a 23 metri in profondità, tramite un corridoio quadrato piuttosto stretto, di circa un metro di lato e lungo 79 metri.

Alla camera sepolcrale superiore, mai completata né utilizzata, si accede dall’ingresso occidentale ad un’altezza di 33 metri dal suolo. Da lì parte un corridoio discendente di 67 metri di lunghezza seguito da un tratto orizzontale lungo 20 metri, dove si trovano due insolite e inedite saracinesche, in cui sbocca il cunicolo di comunicazione con l’appartamento sotterraneo.

L’architettura interna delle camere e dei corridoi della piramide Romboidale rappresenta un modello a cui si ispirarono gli architetti egizi che progettarono la più grande delle piramidi di Giza, quella del figlio del faraone Snefru, Cheope.

Si crede che il monumento funerario non abbia mai accolto le spoglie del faraone Snefru.

Dahshur

Grazie ad un importante lavoro di restauro, la piramide Romboidale è stata consolidata e messa in sicurezza e resa accessibile grazie alla presenza di rampe e scale in legno che ne facilitano l’accesso. Inoltre, il restauro ha interessato la piramide satellite situata a sud rispetto a quella principale, ora visitabile, e anch’essa presenta un bellissimo rivestimento in pietra calcarea bianca.

La piramide Rossa

Dahshur
Piramide Rossa

Il faraone Snefru, evidentemente, non si ritenne soddisfatto del risultato ottenuto con le piramidi di Meidum e di quella Romboidale e, grazie all’esperienza che gli architetti avevano maturato con le due costruzioni precedenti, non commise i medesimi errori progettuali allorché intraprese la costruzione di un terzo monumento funerario: la piramide Rossa.

La piramide Rossa è alta 104 metri, ha una pianta quadrata, la prima mai costruita a facce piane con linee canoniche classiche, con i lati che presentano un’inclinazione ormai collaudata di 43° ed è la progenitrice della famosa piramide di Cheope a Giza, scostandosi di poco in quanto a bellezza e a caratteristiche architettoniche. Infatti, per dimensione, è la terza piramide mai costruita e viene superata in altezza soltanto da quelle di Cheope e di Chefren situate a Giza.

Originariamente era rivestita da pietra calcarea bianca proveniente da Tura, una località non molto distante dal sito di Dahshur, dove si trovano cave di calcare, prezioso materiale di rivestimento utilizzato per le piramidi del faraone Snefru e per quella di Cheope a Giza. La piramide Rossa prende il nome dal colore rossastro delle pietre utilizzate per la sua costruzione, riportate alla luce quando venne meno il rivestimento esterno.

Dahshur
Accesso alla Piramide Rossa

La piramide Rossa presenta un accesso posto sulla parete a nord. Si tratta di un piccolo ingresso di un metro di altezza e 1,2 metri di larghezza che scende per circa 60 metri diritto nel cuore del monumento funerario. Dopo averlo percorso, si raggiunge un corridoio corto che introduce ad una camera con pareti proiettate verso l’alto a falsa volta, fino a 12,2 metri di altezza.

Dahshur

Un altro passaggio porta ad una seconda camera molto simile alla precedente anch’essa con soffitto a falsa volta posta esattamente sulla verticale dell’apice della piramide. Sulla parete a sud della camera, situato in alto, c’è un altro passaggio che i visitatori possono raggiungere grazie ad una scala realizzata appositamente. Si giunge, quindi, ad una terza camera, con il soffitto a falsa volta che presenta un’altezza di oltre 15 metri. Quest’ultima è disposta perpendicolarmente su un asse orientata a est-ovest, mentre le due camere precedenti sono allineate lungo un asse nord-sud.

Non è ancora chiaro se il faraone Snefru fu mai sepolto all’interno del capolavoro architettonico che fece costruire.

Gli altri complessi piramidali nella necropoli di Dahshur

Nella necropoli di Dahshur sono presenti altri interessanti complessi funerari risalenti al Medio Regno, durante la XII e la XIII dinastia. Tra questi le piramidi del faraone Sesostri III, che si ritiene raggiungesse 78,5 metri di altezza, e quella del faraone Amenemhat II, nota come piramide Bianca.

Dahshur
Piramide Nera di Amenemhat III
foto Wikipedia

A queste si aggiunge quella di Amenemhat III, chiamata piramide Nera, grazie alla presenza di basalto nel suo nucleo, alta 81,5 metri. L’effetto visivo cromatico era sicuramente molto bello, in quanto era ricoperta dalla pietra calcarea bianca e sormontata dal pyramidion grigio scuro, la cuspide piramidale monolitica realizzata in diorite, ora conservata al museo Egizio a Il Cairo.

Dahshur
Pyramidon

Questi resti situati nella necropoli di Dahshur sono meno imponenti e non possono essere paragonati alle più antiche piramidi costruite dal faraone Snefru, presenti nello stesso sito, in quanto gli Egizi nel corso dei secoli cambiarono le tecniche architettoniche e i materiali, sostituendo le pietre di granito con mattoni di fango, più maneggevoli durante la costruzione, che nel tempo si sono sbriciolati soprattutto dopo aver perso il rivestimento di calcare esterno che proteggeva i monumenti. Ciò che si vede oggi non assomiglia affatto alle costruzioni originarie, ma rappresenta un’importante testimonianza dei cambiamenti avvenuti durante le successive dinastie degli antichi Egizi.

Dahshur ti aspetta!

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Redazione

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