LA GIORDANIA RIAPRE I VOLI INTERNAZIONALI DALL’8 SETTEMBRE

LA GIORDANIA RIAPRE I VOLI INTERNAZIONALI DALL’8 SETTEMBRE
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Tamponi obbligatori e misure precauzionali per viaggiatori provenienti da Paesi “verdi, gialli e rossi”

Il centro di crisi del National Center for Security and Crisis Management ha deciso di ripristinare i voli regolari attraverso l’Aeroporto Internazionale Queen Alia a partire dal prossimo martedì 8 settembre, così ha annunciato il governo giordano il 2 settembre.

PAESI VERDI

I viaggiatori che arrivano in Giordania da “Paesi verdi”, nazioni ritenute a basso rischio di pandemia, devono aver trascorso gli ultimi 14 giorni nel Paese di partenza e presentare un test PCR (tampone) negativo condotto entro 72 ore prima del loro arrivo. Lo ha affermato il Ministro della Comunicazione, Amjad Adaileh, durante una conferenza stampa congiunta con il premier giordano.

I viaggiatori provenienti da “Paesi verdi” dovranno inoltre sottoporsi a, proprie spese, a un altro test COVID-19 all’arrivo nel Regno, e dovranno attendere il risultato in aeroporto, ha detto il ministro, osservando che coloro i quali risulteranno positivi saranno sottoposti a quarantena istituzionale, mentre coloro i quali risulteranno negativi dovranno sottoporsi a una settimana di autoisolamento.

PAESI GIALLI

Per quanto riguarda i “Paesi gialli”, i viaggiatori devono presentare un test PCR negativo condotto entro 72 ore prima del loro arrivo.

I viaggiatori provenienti dai “Paesi gialli” dovranno sottoporsi a un altro test COVID-19 all’arrivo nel Regno e a una quarantena di sette giorni, mentre un terzo test sarà condotto il quinto o sesto giorno dall’arrivo, ha affermato il ministro.

Coloro i quali risulteranno negativi dopo la prima settimana di quarantena dovranno sottoporsi a quarantena automatica per un’ulteriore settimana.

PAESI ROSSI

Anche i viaggiatori provenienti dai “Paesi rossi” sono tenuti a sottoporsi alle stesse procedure, ma devono indossare un braccialetto elettronico durante il periodo di autoisolamento, ha detto il ministro.

Coloro che non riescono a fornire un test PCR 72 ore prima del volo in arrivo nel Regno saranno sottoposti a una quarantena istituzionale di due settimane.

Il ministro ha inoltre precisato che tali misure saranno imposte a tutti gli arrivi nel Regno e saranno applicate a tutti i valichi di frontiera.

Per quanto riguarda le persone che desiderano lasciare il Paese, sono libere di partire in qualsiasi momento lo desiderino, a condizione che siano disponibili i voli e che i Paesi di destinazione approvino il loro ingresso.

Fonte: Marco Biazzetti – Jordan Tourism Board Italy

Redazione

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