Raivavae, Isole di Tahiti: la natura incontaminata di un gioiello della Polinesia Francese

Raivavae, Isole di Tahiti: la natura incontaminata di un gioiello della Polinesia Francese
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Esplora la bellezza naturale e la cultura autentica di Raivavae per vivere un’esperienza unica in Polinesia Francese

Conosciuta per la sua bellezza paesaggistica e il suo isolamento, Raivavae è una meta perfetta per chi cerca un ambiente tranquillo e lontano dai percorsi turistici più battuti. Con la sua laguna cristallina, le spiagge di sabbia bianca e la ricca cultura locale, Raivavae è un’isola che merita di essere scoperta.

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Raivavae, la piccola Bora Bora delle Isole Australi

Nelle Isole Australi esiste un piccolo paradiso in terra poco conosciuto che conserva in sé le bellezze naturali e paesaggistiche della Polinesia Francese. È questo il caso di Raivavae, la “Bora Bora” delle Isole Australi.

L’isola, il cui nome è la combinazione in lingua tahitiana di ra’i “cielo” e vavae “pulire o liberare il sentiero”, ha una barriera corallina che vanta 28 piccoli motu, circondati da una splendida laguna con acque color smeraldo. Si dice che questo nome sia stato dato dalla regina Pōmare IV che, giunta su quest’isola dopo essere stata in mezzo alla tempesta per giorni, beneficiò qui di un clima più mite.

Il clima fresco consente di praticare l’agricoltura. Gli abitanti, che vivono in quattro diversi villaggi, coltivano taro e caffè, ma anche mango e banane.

Raivavae è il luogo ideale per godere dei suggestivi canti degli uccelli marini, del dolce rumore delle onde e del fruscio del vento. Spesso considerata come una delle più belle isole del Pacifico, i suoi magnifici paesaggi le conferiscono un fascino all’altezza del Giardino dell’Eden.

Raivavae

Come arrivare a Raivavae

Situata a 630 km a sud-est di Tahiti con una percorrenza di circa 1:30 h di volo, Raivavae vanta un piccolo aeroporto di scalo che consente di arrivare direttamente sull’isola. Qui, i pochi abitanti che popolano questo villaggio, circa 930 da censimento del 2017, accolgono i turisti con l’estrema gentilezza e ospitalità che contraddistingue la popolazione polinesiana. La maggior parte di questi motu è caratterizzata da spiagge di sabbia bianca circondati dal reef su cui si trovano i grossi isolotti sabbiosi Motu Araoo, Motu Vaiamanu e Motu Haaamu.

Raivavae

La natura a Raivavae

L’isola si caratterizza per essere ricca di zone verdi e di monti. Situata a sud del Tropico del Capricorno è composta da due grandi massicci montuosi che ben si prestano ad attività di terra, prima fra tutte il trekking. Il Monte Taraia che si trova a sud dell’isola con un’altitudine di 309 metri e il Monte Hiro, 438 metri di altezza, che regala una vista mozzafiato a 360° su una delle lagune più belle de Le Isole di Tahiti. Per raggiungere la cima di questo monte, si intraprende una camminata di circa un’ora che, tra piante di lamponi e abeti, finisce per rendere più facile il suo percorso man mano che si giunge in cima.

Cultura e reperti archeologici a Raivavae

Al centro di una laguna color smeraldo, Raivavae conserva incredibili resti del passato.

A seguito della conversione al cristianesimo da parte della popolazione locale, tantissimi marae, statue e luoghi sacri che simboleggiavano la cultura e le credenze polinesiane, sono state distrutte. Nonostante questo, una rappresentazione che è rimasta viva e radicata nella cultura polinesiana è il Tiki.

Questa scultura polinesiana, riconosciuta e venerata tra la popolazione locale, raffigura un semidio che, secondo alcune leggende, sarebbe il creatore dell’uomo. A Raivavae erano presenti quattro Tiki di cui due sono stati trasferiti a Tahiti nel 1933 e si trovano al Museo di Papeari, un altro è stato rinvenuto nel 2004 nella laguna dell’isola e l’ultimo, che rappresenta un viso sorridente, è ancora visionabile a Raivavae.

Molti reperti storici fanno parte di collezioni private nei musei occidentali e costituiscono una diretta testimonianza delle pratiche religiose e culturali pre-europee.

Raivavae

Gli abitanti del luogo hanno scelto di mantenere la loro isola incontaminata abbracciando il concetto di ecoturismo ed accogliendo i visitatori in modo semplice e caloroso. Oltre all’artigianato, Raivavae è l’unica isola in cui vengono ancora oggi costruite le canoe a bilanciere, dando la possibilità ai visitatori di fare un vero e proprio salto indietro nel tempo.

Le Isole Australi

Scoperte dagli europei nel XVIII secolo, le Isole Australi si trovano a 600 km a sud della capitale di Tahiti. L’arcipelago è composto da 7 isole, 5 delle quali abitate e 4 raggiungibili via aereo. Capire cosa renda questi luoghi così speciali è facile: il loro isolamento, la loro purezza e la loro profonda autenticità.

Paesaggi mozzafiato, con monti, valli e altipiani. Numerosi siti archeologici si nascondono inoltre su ogni isola, a testimonianza di una ben organizzata civiltà pre-europea, con ricche pratiche culturali e religiose.

Le scogliere e le grotte sono siti di antiche leggende. Queste aree fungevano un tempo da luoghi di sepoltura e oggi sono un palcoscenico ideale dal quale osservare le megattere.

Raivavae

Le megattere raggiungono ogni anno l’isola di Rurutu. Arrivano tra agosto e ottobre per accoppiarsi e per dare alla luce i loro piccoli, partorendo nelle splendide acque cristalline di Rurutu. Le madri e i cuccioli nuotano sott’acqua mentre i maschi e le femmine comunicano offrendo ai visitatori momenti di assoluta felicità. Pertanto, su queste isole è possibile godere di terre e mari incredibili, escursioni memorabili e immersioni favolose.

Il paesaggio si sposa bene con l’accoglienza degli abitanti. In villaggi colorati e pittoreschi è possibile scoprire la maestria artigiana degli isolani che vivono per l’arte, la pesca e l’agricoltura. È impossibile lasciare questi luoghi incantati senza un cappello o un cesto, ricordo dell’abilità e del retaggio culturale di questi artigiani. L’arte dell’intreccio è tramandata di generazione in generazione, così come l’arte del sorriso.

Le Isole Australi offrono la rara opportunità di scoprire Le Isole di Tahiti sotto una luce inedita

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Fonte: © Tahiti Tourisme – Ente di Promozione Turistica de Le Isole di Tahiti

Fotografia in evidenza: © Frédéric Cristol

Redazione

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