Mangareva, Polinesia: alla scoperta dell’isola ai confini del mondo ne Le Isole di Tahiti

Mangareva, Polinesia: alla scoperta dell’isola ai confini del mondo ne Le Isole di Tahiti
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Mangareva: lagune, perle e chiese nel remoto arcipelago delle Isole Gambier ne Le Isole di Tahiti

Secondo la mitologia polinesiana, l’isola di Mangareva fu sollevata dall’oceano dal semidio Maui

L’isola di Mangareva appartiene alle Isole Gambier e si erge sulla laguna azzurra mozzafiato che la circonda mentre le sue montagne lussureggianti sembrano dominare le altre isolette poco distanti.

L’atmosfera che si percepisce sull’isola di Mangareva è quella che rispecchia lo stile di vita tradizionale polinesiano, nonostante un tempo fosse un importante centro del cattolicesimo in Polinesia.

Mangareva sorge a circa 1.600 chilometri a sud-est di Tahiti, raggiungibile con poco meno di 4 ore di volo da Tahiti, ed è il capoluogo amministrativo delle Isole Gambier, un arcipelago tanto remoto quanto paradisiaco. L’arcipelago delle Isole Gambier è composto da quattro isole all’interno della stessa laguna: Mangareva, ‘Akamaru, ‘Aukena e Taravai, circondate da dozzine di isolotti, chiamati motu, e abitate da meno di 1500 persone, amichevoli e calorose nell’accogliere i visitatori.

Mangareva

Ci sono 14 Isole Gambier nel Pacifico meridionale, la più grande delle quali è Mangareva.

Sono isole piuttosto appartate, fuori dai circuiti turistici più noti e offrono preziosi e interessanti tesori naturali e culturali che attendono soltanto di essere scoperti.

L’attività principale a Mangareva riguarda la coltivazione di perle, tanto da essere un centro importante per le perle coltivate tahitiane.

Paesaggio incontaminato. La laguna che ospita l’intero arcipelago è una delle più belle de Le Isole di Tahiti. Acque cristalline e sabbia, turchese intenso e coralli, un’incredibile gamma di azzurri che contrasta con il verde dei lussureggianti rilievi circostanti. La scarsa densità abitativa ha contribuito a rendere questo paesaggio incontaminato, perfetto scenario per un picnic su un motu o per il trekking – la cima più elevata è il Monte Duff, che raggiunge i 441 metri.

Mangareva

Storia e spiritualità. Oltre ai caratteristici marae, tracce dell’antica spiritualità polinesiana, Mangareva conserva anche testimonianze di più recente architettura religiosa, risalente al XIX secolo.

Si dice che la fede muova le montagne. Nelle isole Gambier ha mosso tonnellate di coralli!

Con l’arrivo dei missionari cattolici nel 1800, vennero costruiti centinaia di edifici religiosi tra il 1840 e il 1870: chiese, conventi, presbiteri, scuole, torri di guardia e altri edifici dedicati al culto. Possono essere visitati a Rikitea, ‘Akamaru, ‘Aukena e Taravai. Alcuni di loro sono notevolmente conservati mentre altri sono in rovina.

Il più grande e antico monumento della Polinesia Francese si erge a Rikitea. La Cattedrale di San Michele (1848) è stata restaurata nel 2012: l’altare è intarsiato con madreperla iridescente.

La cattedrale è costruita con pietra calcarea di corallo, intonacata con calce corallina e presenta due torri costruite tra il 1847 e il 1848. L’interno è riccamente decorato con madreperla e perle nere.

Mangareva

La perla di Mangareva. Con cento varianti di colore, la perla di Mangareva riflette la bellezza della terra: la magnifica laguna dalle sfumature turchesi, gli incantevoli fiori di questo paradiso degli alberi da frutto e giardino dell’Eden. Un po’ del tempo a Mangareva va senz’altro dedicato a visitare l’istituto di incisione della madreperla e i negozi di perle.

Le Isole Gambier sono uno dei maggiori fornitori delle perle della Polinesia con le ostriche che prosperano naturalmente nell’ambiente incontaminato e isolato a più di 1.600 chilometri a sud-est di Tahiti. Le perle nere di Gambier sono apprezzate dagli intenditori per la loro qualità, colore, lucentezza e forma senza precedenti. Rikitea è il centro di produzione delle perle nelle Isole Gambier e intorno all’isola si possono vedere allevamenti di perle galleggianti.

Mangareva

Un soggiorno autentico. Questa isola lontana dai sentieri battuti propone un soggiorno incredibilmente autentico a partire dalle sistemazioni, offerte principalmente in piccole pensioni e guesthouse gestite dagli abitanti del luogo, che si trovano prevalentemente a Rikitea. Le stesse organizzano la parte ristorativa del soggiorno e organizzano attività ed escursioni.

Ci sono molte cose da fare a Mangareva: è la destinazione ideale per gli amanti dell’avventura all’aria aperta alla ricerca di un ambiente incontaminato e appartato. Con una splendida laguna al centro, il kayak e lo snorkeling sono attività popolari per i visitatori.

Mangareva

Gli escursionisti troveranno infiniti tesori mentre esplorano Mangareva a piedi facendo un’escursione sul Monte Duff, da cui si gode di una vista spettacolare sulla laguna, o semplicemente visitando le chiese storiche in tutta l’isola. Molti degli hotel e delle guesthouse tahitiane di Mangareva offrono agli ospiti biciclette per percorrere la strada di 25 chilometri che gira intorno all’isola. Prepara il pranzo e goditi un picnic su una spiaggia isolata!

Per la vita notturna, la posizione remota delle Isole Gambier ne fa il luogo ideale per osservare le stelle senza inquinamento luminoso.

Mangareva
Laguna di Mangareva vista dal Monte Duff

Alcuni luoghi di interesse:

  • Punta Mataihutea con vista sulla baia di Rikitea
  • L’isola di Taravai con il villaggio fantasma di Agokono, la chiesa di San Gabriele
  • L’isola di Aukena, con la sua torre di guardia esagonale che si affaccia sulla laguna turchese
  • L’isola di Akamaru, con la chiesa di «Nostra Signora della Pace»
  • La tomba di Maputeao: l’ultima regina dell’isola
  • La vasca della Regina
  • I conventi di Rouru
Mangareva

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Fonte: tahititourisme.it

Redazione

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