CONVEGNI E CONGRESSI: SERVONO CHIARIMENTI URGENTI SULLE LINEE GUIDA DELLE REGIONI
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Il settore dei congressi e degli eventi aziendali lancia un allarme rosso: le “linee guida” diramate dalle regioni per la riapertura delle attività economiche e sociali rischiano di paralizzare il settore che, dopo oltre un anno di chiusura, stava iniziando con fatica a ripartire. E’ urgente la richiesta di chiarimenti e semplificazioni per non affossare il comparto che vale oltre 36 miliardi di Pil
Le “linee guida” per la riapertura delle attività economiche e sociali” del ministro Speranza, in via di pubblicazione, prevedono che la capienza massima dei partecipanti a congressi ed eventi aziendali venga di volta in volta stabilita dopo un confronto tra l’organizzatore con le autorità sanitarie locali.
![Convegni](https://www.travelworld.it/wp-content/uploads/2021/12/Foto-Salvatore-Sagone-684x1024.jpg)
E’ questa un’indicazione che rischia di paralizzare il settore dei congressi, dei convegni e degli eventi aziendali, quello che, secondo Federcongressi, più di ogni altro, è stato colpito dalle limitazioni dovute alla pandemia.
Le linee guida tolgono, finalmente, il distanziamento di un metro tra i partecipanti, accogliendo di fatto le istanze della meeting industry che, ormai da mesi, domandava che centri congressi, sale meeting di alberghi e location per eventi fossero assimilati a cinema e teatri; ma la fine del distanziamento è accompagnata da un’indicazione che genera il caos.
Sale meeting, centri congressi e tutti gli spazi per eventi hanno una capacità massima già definita in base alle normative. Rivederla ogni volta, e per ogni singolo evento, è materialmente impossibile, come sottolineano gli esponenti di #Italialive, l’aggregazione delle Associazioni dell’industria dei congressi e degli eventi.
«Cosa dovremmo fare? Rivolgerci a non si sa quale ufficio delle autorità sanitarie locali prima di ogni evento? – commenta Salvatore Sagone, presidente del Club degli eventi e della Live Communication e portavoce nei rapporti con i media di #Italialive – Sappiamo bene quanto la burocrazia italiana sia lenta per limiti strutturali ma chi organizza ha bisogno di sapere sin dalla fase progettuale dell’evento quante persone potranno parteciparvi».
E non è l’unico a porre dubbi operativi che dimostrano il grande “stacco” che esiste fra chi organizza e chi detta le regole, spesso senza essere a conoscenza delle difficoltà operative.
![Convegni](https://www.travelworld.it/wp-content/uploads/2021/12/Foto-Alessandra-Albarelli_2-950x1024.jpg)
«Abbiamo chiesto a gran voce la fine del distanziamento ma ora che l’abbiamo ottenuta si apre uno scenario di confusione che genera difficoltà organizzative – rincara Alessandra Albarelli, presidente di Federcongressi&eventi e portavoce dei rapporti istituzionali e politici di #Italialive – Non possiamo permetterci di lavorare non sapendo la capacità massima dei nostri spazi in maniera definita da parametri chiari, oggettivi e prefissati»,
Oggettivamente, ne va della possibilità di pianificare, proporre, preventivare, circostanziare una offerta precisa e professionale.
«Da oltre un anno stiamo dialogando con le istituzioni – ha concluso Albarelli – ma ogni decisione che deve trovare una declinazione operativa non è mai semplice e lineare, ma confusa e non attuabile nel concreto».