GLI AEROPORTI DEL VENETO VERSO LE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026

GLI AEROPORTI DEL VENETO VERSO LE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026
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Venezia e il sistema aeroportuale della Regione Veneto sono al centro dell’interesse verso le Olimpiadi invernali 2026. L’occasione per parlarne è stata data dalla presentazione delle novità, a Palazzo Balbi a Venezia, commentando i dati sui volumi di passeggeri transitati nei tre aeroporti del Polo Nord Est del Gruppo Save: il Marco Polo di Venezia, il Canova di Treviso e il Catullo di Verona.

«Il Veneto è la terra delle Olimpiadi, e terra dei nove riconoscimenti a Patrimonio dell’Umanità, leve che attraggono sempre di più la domanda di turismo internazionale. Luoghi sempre più visitati anche grazie ai collegamenti aeroportuali, anello di congiunzione tra le bellezze del Veneto e i viaggiatori di tutto il mondo – ha detto Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto –  E’ un dato di fatto che gli aeroporti sono i nostri gioielli, da sempre parte attiva della storia di successo del turismo Veneto. Se non ci fosse un sistema aeroportuale come quello del Nord Est, non saremmo la prima regione in Italia per presenze turistiche e non saremmo la più grande industria per fatturato. Oggi, abbiamo la certezza che il mondo sta riaprendo: c’è voglia di turismo c’è voglia di Veneto e i nostri ospiti sono anche i migliori clienti per le nostre imprese».

Sarà un plus attrattivo notevole per le Olimpiadi invernali 2026 che coinvolgono Cortina e il Veneto, oltre a Milano e la Lombardia.

Gli fa eco, prima di sciorinare i dati, Enrico Marchi, Presidente del Gruppo SAVE : «Gli scali del polo del Nord-Est stanno ripartendo in linea con le nostre i previsioni. Sono tornate la fiducia e la voglia di viaggiare e di visitare le bellezze del territorio. La capacità di fare sistema tra aeroporti, Regione e enti locali continua a dimostrarsi determinante nel percorso verso le Olimpiadi Milano-Cortina 2026- Queste non sono solo un traguardo in sé, ma anche una tappa fondamentale di un percorso virtuoso per il quale i nostri aeroporti costituiscono un volano generatore di flussi turistici ed economici verso il nostro territorio. Oggi, il sistema aeroportuale si presenta al mondo come un unicum, una squadra che lavora per dare sempre più valore ai driver della crescita, con lo sviluppo di nuovi voli e destinazioni, il potenziamento dell’intermodalità e delle infrastrutture con occhi sempre attenti alla crescita sostenibile e con l’impegno di raggiungere le zero emissioni entro il 2030».

Veneto
Luca Zaia ed Enrico Marchi

Dati sul traffico negli scali del Polo Aeroportuale del Nord Est

La prima reale ripresa è iniziata nel 2021. Verona ha recuperato il 40% dei passeggeri, Treviso il 38%, Venezia il 30%. Una ripresa determinata in gran parte dalla forte componente di traffico domestico, che è stato il primo segmento a tornato a volare. Rispetto agli altri due aeroporti, il recupero di Venezia ha avuto un passo leggermente inferiore, per via della sospensione di alcuni flussi internazionali, in particolare quelli intercontinentali.

Nel 2022 la ripresa è entrata nel vivo, si prevede infatti che già nei mesi centrali della stagione estiva che va dal 27 marzo al 31 ottobre, il Polo raggiungerà l’80% del traffico realizzato nel 2019, con l’ultimo trimestre dell’anno che dovrebbe toccare il 90%. Venezia, in particolare, è contrassegnata dal ritorno dei collegamenti intercontinentali sul Nord America (Stati Uniti e Canada).

Il mercato domestico, che rappresenta il 28% della capacità offerta dal Polo, prevede il ritorno ai volumi del 2019 con oltre 5,5 milioni di posti in vendita e 15 destinazioni servite. Il Regno Unito, uno dei mercati più colpiti dalle restrizioni dovute alla pandemia, torna ad essere il primo mercato internazionale per il Polo, che con oltre 2,5milioni di posti in vendita stimati per il 2022 su 13 scali inglesi (12% dell’offerta complessiva del Polo), a riconferma della forte attrattiva del Veneto per il turismo inglese. Germania, Spagna e Francia completano la lista delle «TOP 5», con un’offerta complessiva di 5,3 milioni di posti in vendita (27% del totale del Polo) su 34 destinazioni collegate da 13 compagnie aeree. Sul fronte dei mercati intercontinentali sono 600 mila i posti in vendita nel 2022, circa il 50% dei posti in vendita nel 2019. In particolare, a Venezia la compagnia Emirates porta nel mese di luglio da 4 a 5 i voli settimanali tra Venezia e Dubai; Toronto e Montreal tornano ad essere servite con 8 frequenze settimanali da 2 vettori; Atlanta, New York JFK, New York Newark, Philadelphia vengono collegati tutti i giorni da 3 compagnie aeree per un totale di 28 voli alla settimana. Da Verona si vola verso i mercati leisure di Tanzania e Kenya: Zanzibar e Mombasa durante il periodo estivo, mentre nella stagione invernale riprenderanno i collegamenti verso le destinazioni dell’Oceano Indiano e dei Caraibi.

Massimo Terracina

Giornalista dal 1987, si è sempre occupato di sport ('82-'98) e turismo (dal '92 ad oggi). Ha fatto esperienza sul campo lavorando in adv e to (gsa compagnia aerea) per poi passare alla stampa trade, consumer, online anche con esperienze televisive. La sua casa è il mondo e vorrebbe tornarci al più presto perché, questo, significherebbe la vera ripresa!
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