MÉRIDA, MESSICO: UN TUFFO NEL CENOTE XLACAH GUARDANDO LE ROVINE MAYA
Cenote Xlacah: uno dei pochi posti in cui puoi fare un tuffo e guardare le rovine Maya allo stesso tempo!
Mentre la maggior parte dei cenotes – doline piene d’acqua che punteggiano la penisola dello Yucatán – sono situati sottoterra, alcuni sono a livello del suolo. Il cenote Xlacah è uno di questi luoghi, che lo rende uno dei pochi posti per nuotare dove si può fare un tuffo mentre si guardano le rovine Maya.
Il cenote Xlacah si trova nel mezzo della zona archeologica di Dzibilchaltún, e si ritiene sia stata la principale fonte di acqua dolce per gli antichi abitanti Maya della città. La storia di Dizibilchaltún iniziò intorno al 500 a.C. quando le prime popolazioni si insediarono qui, in parte attratte dalla presenza del cenote, che era una fonte infinita di acqua dolce. La superficie del bacino d’acqua è solo una parte di un grande sistema idrico che comprende tunnel sotterranei e una profondità massima di quasi 45 metri. L’antica città raggiunse l’apice tra il terzo e il sesto secolo e durante questo periodo furono scavati molti pozzi in tutta l’area.
Notevole tra l’architettura Maya nel sito è la presenza di una cappella aperta spagnola. Queste cappelle aperte erano comunemente costruite con macerie prelevate da templi indigeni al fine di stabilire il dominio del cristianesimo sulle credenze preispaniche native. La cappella aperta di Dzibilchaltún è una delle più antiche trovate in Messico, risalente al 1592.
Xlacah è stata esplorata da alcune spedizioni subacquee, la prima nel 1956. Durante queste esplorazioni, furono rinvenute vestigia archeologiche come ossa scolpite, frammenti di argilla e manufatti in legno. Da questi ritrovamenti emerge chiaramente che Xlacah, come molti altri cenotes nello Yucatán, non solo svolgeva un ruolo pratico per la sua acqua dolce, ma faceva anche parte dei sistemi di credenze e della cosmogonia degli abitanti locali.
Il cenote Xlacah (scritto anche Xlakah) si trova all’interno del sito archeologico di Dzibilchaltún, vicino a Mérida. Una popolazione di piccoli pesci vive nel cenote. Simili ai pesciolini utilizzati nelle Spa, sono inclini a mordere dolcemente per nutrirsi di cellule morte. Per mantenere l’ecosistema del cenote, si consiglia vivamente di utilizzare prodotti per la pelle biodegradabili se si fa un tuffo.
Fonte: Atlasobscura.com