TURISMO: NUOVI SVILUPPI POST PANDEMIA
Il tema della ripartenza è sempre di attualità e di certo il tema più scottante e sentito degli ultimi tempi. Giulia Vinci, giovane autrice presenta domani il suo primo lavoro, dedicato al “Turismo: nuovi sviluppi post pandemia”.
La presentazione del libro avverrà alla sala stampa della camera dei Deputati,(riservato ai media) vedrà la presenza dell’onorevole Federico Mollicone, della Presidente nazionale di FIAVET Ivana Jelinic e della Professoressa Carmen Bizzarri, dell’Università Europea di Roma.
Il dibattito sarà moderato da Sheyla Bobba, presidente dell’Associazione SenzaBarcode e curatrice della collana editoriale omonima edita da CTL Editore Livorno di cui fa parte il testo della Vinci.
«Per la ripartenza del turismo è necessario concentrarsi sui territori e le sue comunità – dichiara Giulia Vinci – poiché dobbiamo imparare a non dimenticare quanto avvenuto in questo periodo, trarne un insegnamento e farne tesoro attraverso la ricostruzione di sistemi integrati di buon turismo. È fondamentale che questi processi tengano conto dei fattori legati alla socialità, alla sostenibilità e alla digitalizzazione, gli elementi cardine che sono imprescindibili nella nostra economia per sviluppare ed ampliare le reti locali in modo solido, oltre a modellare il nostro futuro rendendolo all’altezza delle nuove sfide che ci attendono, restando al passo con i tempi».
Il turismo rappresenta inequivocabilmente uno dei parametri chiave per l’economia del nostro Paese, dove il settore produttivo dedicato ad attrarre e catturare la domanda di milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo ha per molto tempo rappresentato poco meno di 1/8 del oltre pil complessivo italiano. Una cifra che sarebbe stata destinata a crescere ulteriormente ma che ha invece registrato un tragico schianto, quasi due anni fa, sotto l’implacabile morsa della pandemia da covid.
Nella serrata globale vissuta nel 2020, il turismo si è dovuto fermare di colpo, vedendo la fine di numerose attività, per cercare di riorganizzarsi e rialzarsi dal baratro attraverso una profonda riflessione sulla stessa idea di turismo, attraverso la ridefinizione o la nascita di nuove tipologie e caratteristiche da poter offrire alla clientela tenendo conto delle nuove sfide che le società del pianeta stanno affrontando.
«A Fiavet piace guardare avanti e in questa fase ogni traccia che si dà al settore del turismo può diventare un solco da seguire – afferma Ivana Jelinic, presidente Fiavet-Confcommercio – in vista del PNRR, i temi riguardanti la sostenibilità, l’innovazione, il turismo dei borghi, della scoperta dei territori, sono, per gli addetti ai lavori, importantissimi per una pianificazione che tenga conto delle mutazioni avvenute e in divenire».
Nella rinascita del concetto di turismo finora conosciuto, c’è da porsi un’importante domanda: la nascita di un buon turismo è possibile?
A fronte del fenomeno del turismo di massa, si è intravista una nuova opportunità da cogliere: far riscoprire la genuinità ed i valori della vita conviviale italiana, luogo ricco di piccole realtà non intaccate o a malapena sfiorate dall’ipersfruttamento delle sue risorse fino allo stremo (slow tourism).
«Ripartenza e resilienza sono due sostantivi oggi forse abusati, ma che ben descrivono il momento nel quale viviamo, così come è descritto nella prima parte del libro della Vinci – è quanto dichiara Carmen Bizzarri, Professoressa di Geografia del Turismo presso l’Università Europea di Roma – Nella seconda parte l’autrice ben tratteggia innovative pratiche dì turismo, che sicuramente possono essere, se pianificate e programmate come prodotto turistico, dì grande interesse per lo sviluppo economico, sociale e ambientale dei territori».
Per l’Italia, infatti, il turismo continua a mantenere intatto il proprio fascino e così la variegata rete di attori coinvolti nel settore, malgrado tutto, è riuscita a resistere e, in qualche modo, ad adeguarsi alla situazione: dai musei ai piccoli borghi, dalle eccellenze dell’enogastronomia alle innovazioni del comparto tecnologico e dalla continua ricerca nel settore dell’ospitalità fino all’avanzare della nuova frontiera del turismo sostenibile, le nostre realtà si rinnovano creando nuove prospettive per la valorizzazione del territorio, con uno sguardo al futuro tenendo ben salde le radici della tradizione.